“Il M5s non può prenderci in giro ed è diabolico perseverare con loro”. Ha esordito così Matteo Renzi alla riunione (ancora in corso) dei senatori del Pd sulle unioni civili, convocata per valutare l’ipotesi sempre più probabile dell’accordo con Ncd e la proposta di sostituire il ddl Cirinnà con un maxiemendamento che stralcia le adozioni.
“Il Cinque Stelle giocano sulla pelle dei diritti con una posizione spregiudicata, perseverare sulla strada dell’accordo con loro sarebbe diabolico”, ha continuato il premier. Ha poi prospettato ai senatori due strade, spingendo per la fiducia sul maxiemendamento: “La soluzione parlamentare andrebbe a lungo, il rischio è la palude. Con fiducia andiamo via dal Senato in massimo una settimana e in due mesi alla Camera. Decidete voi”. Alternativa, quest’ultima, non esente da rischi: “Metto in conto che qualcuno dei nostri alleati possa non votare la fiducia”, ha aggiunto Renzi.
A sostegno della posizione del Presidente del Consiglio interviene la “pasionaria” delle unioni civili, la Senatrice Monica Cirinnà. “Personalmente, insieme ai colleghi Lumia e Lo Giudice, ho ricevuto rassicurazioni, sia a voce che attraverso sms, da senatori del Movimento 5 Stelle a ridosso della votazione in aula dell’emendamento Marcucci che loro avevano raggiunto l’accordo interno al gruppo per votare il cosiddetto canguro sia intero che spacchettato. Questo è accaduto nei giorni scorsi fino alla tarda serata di lunedì 15 febbraio. Chi afferma il contrario (Luigi Di Maio, ndr) è bugiardo”, ha dichiarato poco fa la senatrice del Pd Monica Cirinnà. “Nell’emendamento canguro – ha aggiunto – erano contenuti non solo tutti i diritti per le coppie dello stesso sesso, ma anche l’art. 5 per l’adozione speciale. Questa è la prova assoluta che il Pd voleva portare a casa l’intera legge. Non votando il canguro M5S ha prodotto due risultati. Il primo: condannare le famiglie Arcobaleno al non riconoscimento della loro genitorialità. Il secondo: costringere il PD al voto di fiducia per non lasciare alla roulette russa dei voti segreti i diritti e la vita di tante persone”. “E’ bene ricordare – conclude Cirinnà – che la posizione di M5S in 10 giorni è passata dal sostegno pieno alla legge, al voto di coscienza, al no al canguro, alla richiesta del voto in aula e ora, ma solo per ora, nuovamente al sì alla legge. Quale affidabilità possono garantire? Nessuna”.
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la cirinnà aveva detto che avrebbe tolto il nome dal ddl se fosse stato stravolto, e che avrebbe lasciato la politica, invece adesso dice sì all'accordo con alfano e si tiene la poltrona