Uscire con una persona bisessuale potrebbe mettere un gay o una lesbica un po’ in difficoltà. La paura che questa sia attratta da entrambi i sessi, cioè potenzialmente da chiunque, è solo una delle paranoie che può assalirvi. Stesso nell’atto sessuale può capitare di sentirsi impedit* dall’idea che magari, l’altr* senta la mancanza di qualcosa… Che dire? Pensare durante un rapporto sessuale, come ben saprete, non è il modo migliore per goderselo e soprattutto: abbiamo di fronte un/una bisex che ha deciso che venire a letto con noi!
Non permettere che questa condizione modifichi la percezione che si ha di sé stess*, è per esempio un buon inizio. Non cercare di essere più “macho”, “macha” o femminile, ricordandosi che quella persona è stata attratta da come sei, e solo perché lui/lei è bisex non significa che desideri entrambi i sessi nello stesso momento.
Ecco qui sette consigli che potrebbero aiutarvi a uscire con una persona bisessuale comportandovi come con una qualsiasi persona… e godendovi pienamente l’esperienza.
1) Comprensione e empatia
Il primo aspetto da tenere presente è che la maggior parte delle persone bisessuali non preferisce un sesso all’altro.
Il fatto che possano infatti sentirsi attratt* sia da uomini che da donne, non deve mai mettere in discussione che se un* B sta uscendo con te è perché le/gli piaci te in quel momento della sua vita.
Le persone bisessuali non desiderano in qualsiasi momento entrambi i sessi, ma si innamorano delle persone, a prescindere dal sesso o perché in un dato momento richiedono un sesso più di un altro, come racconta ShantiLives nel suo video.. Insomma i/le bisessuali esistono e dobbiamo smetterla di trattarl* da indecisi, etero, lesbiche o gay!
Comprendere che il/la tuo/a partner si sente attratt* da te per quello che sei, renderà la vostra relazione più forte.
2) Rispetta la sua identità
Rispettare la bisessualità e il suo diritto ad esistere è indispensabile per accogliere anziché rifiutare, queste persone nella comunità LGBTQ, che letteralmente già li/le include. Non definirl* etero quando hanno una relazione con una persona del sesso opposto, né omosessuali quando stanno con qualcun* dello stesso sesso, è il primo gesto che riconosce alla bisessualità il diritto di esistere. Accettare una persona per come è, o per come si definisce, è alla base di una qualsiasi relazione sana. Lascia che sia lui o lei a definirsi e autodeterminarsi liberamente, senza far pressione affinché s’inserisca in uno degli schemi che tu “riconosci” meglio… la sessualità ha infinite sfaccettature. E ricorda che orientamento e comportamento non sono la stessa cosa: l’orientamento è “B” ed è il comportamento a essere “etero” o “omo”, a seconda del caso.
3) La bisessualità non è una fase!
Le persone bisessuali non sono in una fase di transizione. Questa convinzione nasce nei decenni passati, quando essere omosessuale, specialmente per gli uomini, era considerato ancora inaccettabile dalla maggior parte delle società. Di risposta, molti omosessuali “ammorbidivano” il loro coming out dichiarandosi bisessuali, per tutelarsi dall’essere vittime di discriminazioni. Questo comportamento, d’altra parte, ha messo in seria difficoltà coloro che erano veramente bisessuali, trasformando nell’immaginario collettivo la bisessualità in una fase di “transizione verso l’omosessualità”. Questo non nega che molte persone, possano vivere il processo di comprensione del loro orientamento, sperimentando prima una fase “B” per poi lentamente capire di essere omosessuali. Ma non è per tutt* così, ovvero molte persone sanno benissimo chi sono e da cosa sono attratte, quanto lo sai tu, e sono pienamente consapevoli di essere bisessuali. La bisessualità, come l’omosessualità e l’eterosessualità, non è una scelta!
4) Ricorda che i/le bisessuali non sono promiscu*.
O meglio, non sono più promiscui de* altr*! La comunità LGBT ha la reputazione di essere piuttosto libertina, ma questo è vero solo in parte: ci sono molti gay, lesbiche e bisessuali che hanno centinaia di rapporti sessuali occasionali, ma ci sono altrettanti eterosessuali che fanno lo stesso.
La promiscuità è una questione che ha poco a che fare con l’orientamento sessuale e più invece con la personalità. Non partire dal presupposto, né ipotizzare, che le persone bisessuali siano più interessate a ménage à trois e/o voyeurismo rispetto al resto del mondo. Essere bisessuali non significa essere sessualmente onnivor* o promiscu*, significa soltanto essere attratti e potersi innamorare di alcuni uomini e alcune donne, e non di tutt*! Se il/la tuo/a partner è un/a traditore/trice, lo sarà a prescindere dalle sue preferenze sessuali. Anche la maggior parte delle persone bisessuali, infatti, come le altre amano essere monogame e non manterrebbero mai una relazione con un uomo e una donna in contemporanea.
5) Non frequentate soltanto posti LGBT
Specie se il/la vostr* partner è all’inizio della sua vita da bisessuale, è probabile che non sia abituat* a frequentare locali o feste “gay” e, sebbene noi sappiamo che sono i party più divertenti, magari potrebbe richiedere qualche settimana in più per volersi addentrare, di sua stessa volontà, alla scoperta del mondo LGBTQ… che a quel punto non lo/a deluderà certamente!
In questi casi, quando una persona è giovane o magari ha appena capito e accettato di volersi vivere la propria bisessualità, è bene andarci piano e rispettare per quanto possibile i suoi tempi. A volte, capita anche di poter fare da “ponte” per una persona, nella sua apertura al mondo LGBTQ… e se succede, tanto meglio per la varietà queer!
6) Domandare è lecito, rispondere è cortesia.
Sii sincer* e curios*. Sei alla prima esperienza con una persona bisessuale e hai voglia di capirla? Se non domandi e non attivi la tua empatia, appunto, potresti impiegare 10 anni a capire qualcosa di così semplice. E’ poi probabile che anche lui/lei abbia voglia di parlarne, di spiegarti cosa prova e come si sente. Non ti spaventare delle risposte che ti da, non sentirti minacciat* quando parla dell’altro sesso (rispetto al tuo) in modo positivo e non essere super critic* nei confronti dello stesso. Permetti al partner di parlare liberamente, senza doversi mettere dei “filtri” per non ferirti… l’elasticità mentale e il rispetto della libertà altrui sono spesso segno di grande amore.
7) Fatti un piccolo esame di coscienza.
Frequentare un/una bisessuale ti preoccupa ancora tanto? Rifletti sull’argomento. Forse c’è un problema di fiducia? La paura che ti lasci perché è “B” potrebbe essere una scusa per nascondere, forse, dei problemi della tua autostima.
Rilassati. Tranquillizzati. Se il/la partner è lì con te e ti dimostra che gli/le piaci e vuole conoscerti, non c’è alcun bisogno che tu ti agiti o ti mostri insicur* sul suo orientamento.
Le persone bisessuali che instaurano una relazione con eterosessuali, gay o lesbiche hanno bisogno che il/la partner comprenda la loro sessualità e non che non la sappia gestire.
Per concludere con dell’ottimismo, i/le bisessuali sono tantissim* e se non fossero discriminat* dal mondo LGBTQ o dal mondo etero, come spiegavamo qui, e accettassero la propria bisessualità serenamente, potrebbero amarci tanto quanto le persone omosessuali, raddoppiando le nostre possibilità della scelta, visto che da un’indagine negli USA quest* risultano essere il 50% della comunità LGB, che non è affatto poco.
Rilassiamoci! Molte delle paranoie sui/sulle bisex, fanno solo parte della nostra immaginazione, dovuta a una certa cultura bifoba…
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