Anni di vessazioni e violenze omofobe lo hanno provato fino a che non ha resistito più. Così la scorsa notte, Antonio Intellicato, 40enne di Cerignola (Puglia), ha ingoiato un cocktail di farmaci e non si è più svegliato.
Conosciuto da tutti come “Tonino”, soffriva terribilmente perché non si sentiva accettato per la sua omosessualità, non solo dalla società, ma prima di tutto dalla sua famiglia. Una vita travagliata, quella di Antonio, vittima più volte di episodi di omofobia. Come quando il 4 agosto del 2011 il fratello Pasquale decise di accoltellarlo .
Quella volta, il fratello ventenne di Antonio, lo colpì con 19 coltellate. “Sei il disonore della famiglia”, urlava il ragazzo accanendosi contro il torace del fratello con due coltelli. A scatenare la rabbia del giovane avevano contribuito le chiacchiere di paese, gli insulti rivolti al fratello e le allusioni.
Più volte, in passato, secondo quanto riporta la stampa locale, Antonio aveva tentato il suicidio rimanendo invalido dopo uno di questi tentativi. La notte scorsa, il tentativo decisivo e fatale.
Inutili i tentativi di rianimazione del personale del 118, questa mattina, alla scoperta del corpo ormai senza vita di Antonio.
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