In circa 100 giorni l’Australia ha colmato lacune decennali per quanto riguarda i diritti LGBT.
Dopo aver approvato le nozze same-sex a metà dicembre, al termine di un trionfale referendum popolare che vide i favorevoli stravincere, l’Australia ha detto sì alle adozioni per le persone dello stesso sesso in tutti gli Stati e territori del Paese. Nel Territorio del Nord, infatti, era ancora illegale. Il 13 marzo l’Assemblea legislativa ha messo fine a questa discriminazione, diventando così l’ultima giurisdizione australiana nel riformare la propria legge sulle adozioni.
“Il Territorio del Nord si unisce al resto dell’Australia nel riconoscere che ciò che è più importante è che i bambini crescano in case amorevoli e sicure, indipendentemente dal sesso delle persone che si prendono cura di loro. L’uguaglianza nelle adozioni farà una differenza significativa per tutti quei bambini che sono già cresciuti da amorevoli coppie dello stesso sesso. Questo darà finalmente loro la stabilità emotiva e legale che da tempo era attesa“, ha commentato Anna Brown, direttrice del Legal Advocacy.
“Ora che il matrimonio egualitario è diventato legge a livello nazionale“, ha continuato, “è importante che le leggi di ogni Stato siano in linea con i valori della comunità moderna, rimuovendo ogni macchia di discriminazione contro le persone LGBTI dai libri di scuola di tutto il Paese“.
Fino ad oggi le coppie omosessuali del Territorio del Nord potevano crescere dei figli solo in affidamento.
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