Jo Inkpin è diventata il primo prete transgender anglicano d’Australia.
In un’intervista con la ABC, Inkpin ha confessato come amasse indossare gli abiti della nonna, a Londra, sin da bambina. Solo più tardi ha capito e accettato la propria identità di genere, facendo coming out a 50 anni. Da parte della Chiesa anglicana, per ora, nessun ‘divieto’. Inkpin è sacerdote dal 1986 e non ce la faceva più a nascondere il proprio io.
Tutto è cambiato quando ha sposato Penny Jones, ovvero una delle prime preti-donna del Regno Unito e attualmente rettore nella parrocchia di Auchenflower-Milton, a Brisbane. A quel punto Jo si è resa conto come stesse negando la verità non solo a se stessa ma anche a sua moglie. Dopo aver letto la storia di Carol Stone, primo sacerdote transgender d’Inghilterra, Inkpin, era il 2000, ha capito di poter finalmente uscire allo scoperto. Poi, un giorno – coincidenza vuole nel pieno della giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia – Jo ha preso un volo verso Parigi, per partecipare a una conferenza religiosa. In aereo le è capitato di vedere un film francese in cui il protagonista faceva coming out, in quanto transgender. Alla fine, dopo lunga attesa, la maschera è caduta, perché non si trattava di semplice ‘travestitismo’, di amore per gli abiti femminili, bensì di identità. Jo voleva vivere autenticamente come donna.
L’arcivescovo di Brisbane, Phillip Aspinall, ha sostenuto Inkpin e ha trasmesso la sua dichiarazione al clero nel luglio del 2017, insieme al suo desiderio di evitare “speculazioni inutili”.
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