È bastato un breve bacio perché fossero scaricati dal loro guidatore: negli USA nuovo caso di omofobia ai danni di una coppia gay.
Ben Martella e Alec Jensen sono due ragazzi americani che frequentano il college e sono fidanzati. Una coppia gay come tante, discriminata però per un semplice bacio. Il tenero gesto d’amore infatti è costato loro il passaggio che avevano prenotato su Lyft, la principale concorrente di Uber sui servizi di trasporto.
Un paio di settimane fa i due erano stati raccolti alla Butler University a Indianapolis, uno dei principali centri dell’Indiana, stato nel Nord del Midwest americano che ha avuto come governatore l’omofobo vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence.
“Praticamente ci siamo solo dati un bacetto, niente di straordinario – ha spiegato Martella al quotidiano locale Indy Star – Il guidatore ci ha visti nello specchietto retrovisore e ha cominciato a urlare. Eravamo sbigottiti, non ne capivamo il motivo”.
“Poi ci ha detto: «Finisco qui la vostra corsa. Non posso accettare una cosa del genere sulla mia auto. Non voglio cose del genere qui». Sono rimasto davvero contrariato, una simile reazione per un piccolo bacio tra due uomini”.
I due, che non sono arrivati destinazione, hanno sporto reclamo a Lyft, che li ha rimborsati e ha promesso che agirà contro il guidatore. Non è il primo caso di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale che si verifica a bordo di un’auto Uber o Lyft.
La risposta dell’azienda tuttavia non ha soddisfatto Martella che ha replicato chiedendo la rimozione del guidatore dal servizio: “Ho ricevuto solo mezze risposte”. Dopo le domande dei giornali Lyft ha formalmente comunicato che il guidatore è stato “disattivato” dal servizio.
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