Uno, nessuno e centomila. Donald Trump continua il suo destibilizzante show presidenziale, in grado di smentirsi a giorni alterni tra lo sbigottimento generale.
Dopo aver firmato poco più di una settimana fa un proclama sulla libertà religiosa, che a tutti era sembrato un vero e proprio sostegno alla discriminazione nei confronti delle persone omosessuali, Donald Trump, che in un anno di Presidenza ha fatto di tutto per soffocare i diritti LGBT, ha avuto il coraggio di inviare una lettera di congratulazioni ad un gruppo di gay repubblicani, in festa per i 40 anni di vita.
I Log Cabin Republicans sono un’organizzazione nata in California nel 1977 con l’intento di dar voce ai conservatori omosessuali. Per celebrare il 40esimo anniversario, Trump ha inviato loro una lettera firmata di suo pugno per complimentarsi.
“Siamo una nazione fondata sull’innegabile verità che tutti noi siamo stati creati uguali. Siamo uguali agli occhi del nostro Creatore. Siamo uguali sotto la legge. E siamo uguali sotto la nostra Costituzione. Non importa il colore della nostra pelle o il nostro orientamento sessuale, viviamo tutti sotto le stesse leggi, salutiamo la stessa grande bandiera americana, e siamo fatti a immagine e somiglianza dello stesso Dio Onnipotente. Mentre scriviamo il prossimo grande capitolo della nostra nazione, riaffermiamo l’impegno verso queste verità fondamentali e lavoriamo per garantire a tutti gli americani di vivere in un Paese in cui si sentano al sicuro e in cui le loro opportunità siano illimitate”.
Il presidente della Log Cabin, Gregory T. Angelo, ha risposto alla lettera con entusiasmo: “Che modo di iniziare l’anno!“. Peccato che i membri del consiglio di amministrazione della LCR non appoggiarono Trump come candidato repubblicano, durante la sua campagna elettorale, proprio perché ‘incerti’ sulle sue opinioni riguardanti i diritti LGBT. Opinioni tutt’altro che cambiate, visto quanto detto e fatto nel corso degli ultimi 12 mesi, ma non agli occhi di questi conservatori omosessuali, che subito dopo la sua nomina a Presidente si sono sperticati in applausi e complimenti.
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