Il corto gay Flower vince il festival del cinema erotico Fish&Chips

Tra i lungometraggi è stato scelto il ruspante Un grande progetto di Giuseppe Longinotti. Ben tre menzioni speciali a opere queer.

Fish&Chips
4 min. di lettura

Un paradisiaco sogno gay vince nella categoria cortometraggi hard la threesome edition del festival erotico torinese Fish&Chips.

 

Conclusasi ieri sera al cinema Massimo di Torino, la terza edizione del Fish&Chips fa registrare un buon successo di pubblico, oltre 4000 presenze. A vincere è stato l’abbacinante Flower di Matt Lambert, prodotto da Helix Studios, scelto dalla giuria composta da Maicol Casale, Lucia Leonardi e Irene Pittatore “per essere riuscito a mostrare, con una regia matura e originale, forme dell’intimità e della sessualità fra giovani uomini lontane da stereotipi di genere”.

L’incontro tra cinque baldi ragazzotti in un bar evolve in una partouze appassionata illuminata da luci dorate mentre impazzano le canzoni del gruppo queer Pansy Division. Un inno energico e vitale alla libertà sessuale gay e alla bellezza giovanile, quasi un Bel Ami sofisticato a stelle e strisce che conquista lo spettatore.

Fish&chipsUna menzione speciale è stata assegnata a un altro bel cortometraggio che parla di sesso multiplo: We Are The Fucking World di Olympe de G., solare orgia bisessuale con nove partecipanti sul greto di un fiume, segnalato “per l’attenzione al tema del consenso e per aver saputo mettere al centro l’esperienza e il punto di vista dei performer. Un sorvolo fluido sulle sessualità etero e omo, con scambio di ruoli e rispetto per le preferenze e i limiti di ciascuno”.

Nella categoria dei corti soft, vinta dallo spagnolo Rol di Hammudi Al-Rahmoun Font, un’altra menzione è andata un’opera queer, lo statunitense Get The Life di Ozzy Villazónper la capacità di mettere in luce tematiche poco esplorate e di trattarle con complessità, mettendo in relazione identità di genere, sessualità e, soprattutto, genitorialità, questione particolarmente sensibile per un soggetto transgender”.

Fish&ChipsTra i lungometraggi è emerso il film più ironico e spassoso del concorso, il ruspante Un Grande Progetto del milanese Giuseppe Longinotti su una simpatica armata Brancaleone, capeggiata dalla caparbia pornostar Marika Ferrero, intenzionata a realizzare ‘il porno di una vita’ ma costretta a show mal pagati in club per scambisti e saune etero.

I giurati Flavio Armone, Maddalena Merlino ed Elisa Talentino lo definiscono “un film orgogliosamente indipendente che ci svela la precarietà e le contraddizioni delle produzioni hard low budget. Una storia che unisce spirito punk e tenerezza, porno proletario e senso di famiglia. Vero, fiero, ci dice che anche al di fuori del circuito main stream si può ambire con passione a un Grande Progetto”.

È stata segnalata anche la caleidoscopica video-fiaba LGBT svedese Vem ska knulla pappa? (Chi scoperà papà?), “per il dirompente immaginario sex positive e per la rappresentazione gioiosa e giocosa del sesso. Il film si è contraddistinto per l’estetica queer, teatrale, colorata ed esagerata, incarnando appieno lo spirito di Fish & Chips Film Festival”.

Fish&chipsIn chiusura è stato proiettato il porno lesbico Snapshot di Shine Louise Houston, prodotto dalla Pink & White, specializzata in hard saffico. Sprizza polposa carnalità questo finto thriller – la trama mystery è pretestuosa e risolta troppo in fretta – su una fotografa voyeuse, Charlie (la fascinosa Beretta James), che s’innamora della poliziotta butch di colore Danny (Chocolate Chip) e organizza con lei sedute di sesso collettivo mentre un pericoloso assassino riesce a infiltrarsi nel suo studio fotografico. Snapshot vanta una delle scene di sesso lesbico esplicito più lunghe in assoluto (circa venti minuti), al cui confronto La vita di Adèle è un film per educande: qua e là è piuttosto tediosello, ma le ragazze, in particolare, possono apprezzare lo charme delle protagoniste che danno, letteralmente, tutte se stesse per la performance davvero hot.

Fish&chipsFish&Chips si conferma una dei cineappuntamenti più curiosi e d’avanguardia, in cui abbondano le tematiche LGBT: circa un film su tre risultava d’interesse queer. Prevale un lesbismo decisamente disinibito, rivolto non solo più a un pubblico maschile etero (Indulgence, The Toilet Line, Crystal Clear) e una fluidità sessuale in cui prevale un’anima “gender” giocosa, spesso ritualistica e avulsa totalmente dall’idea di funzione riproduttiva, come l’intrigante Aspik, in cui la performer gender queer Finn Peaks si immerge in una teca ricoperta di gelatina.

Fish&Chips

Abbiamo visto due classici hard da antologia, il cult Salon Kitty di Tinto Brass con un Helmut Berger mai così bello e malinconico (memorabile la scena dell’omicidio nel bagno turco) e uno dei capisaldi della cosiddetta Golden Age of Porno degli anni ’70, The Opening of Misty Beethoven – A bocca piena di Radley Metzger, deceduto l’anno scorso. Un epocale trionfo di fellatio e cunnilingus per hostess e cameriere maialine in una sorta di Pigmalione hard in cui l’attore porno bisex Jamie Gillis ‘istruisce’ l’audace Constance Money per farla diventare una stella del circuito a luci rosse e ‘convertire’ un artista gay di cui invece si innamora.

Nell’interessante ma un po’ monotono documentario giapponese  Bai Bai Boizu (Ragazzi a pagamento) di Itako scopriamo infine il mondo degli urisen, ragazzi che si prostituiscono con uomini nel distretto gay di Shinjuku Ni-Chome e si raccontano alla videocamera tra titubanze e remore, indossando sovente maschere per non farsi riconoscere. Molti di loro si dichiarano etero (le scene hard sono rappresentate con disegni in animazione), spiegano che l’omosessualità in Giappone è ancora un forte tabù e a trent’anni sono già considerati obsoleti per il mercato del sesso.

Fish&ChipsIl cinema queer si conferma ancora una volta pionieristico per quanto riguarda la produzione erotica e questa manifestazione riesce davvero a tastare il polso alle tendenze più innovative del settore: complimenti vivissimi agli organizzatori, in particolare alla direttrice Chiara Pellegrini, definita giustamente, durante la cerimonia di premiazione di ieri sera, “il punto G del festival”.

Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.

© Riproduzione riservata.

Partecipa alla
discussione

Per inviare un commento devi essere registrato.

Trending

“Specchio specchio delle mie brame”, la sexy gallery social vip tra Bad Bunny, Leto, Scilla, Carta, Camilli e altri - Specchio specchio delle mie brame la sexy gallery social vip - Gay.it

“Specchio specchio delle mie brame”, la sexy gallery social vip tra Bad Bunny, Leto, Scilla, Carta, Camilli e altri

Culture - Redazione 16.4.24
La Rappresentante di Lista, "Paradiso" è il nuovo singolo

La Rappresentante di Lista ci porta in “Paradiso” con il nuovo singolo. Ascolta l’anteprima

Musica - Emanuele Corbo 16.4.24
Guglielmo Scilla, intervista: "Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima" - Guglielmo Scilla foto - Gay.it

Guglielmo Scilla, intervista: “Mi sconsigliarono di fare coming out. Potessi tornare indietro lo farei prima”

Culture - Federico Boni 18.4.24
Challengers Guadagnino Josh O Connor Mike Faist Zendaya

Challengers, lo sceneggiatore Justin Kuritzkes: “Il tennis è davvero omoerotico”

Cinema - Mandalina Di Biase 15.4.24
Sandokan, c'è anche Samuele Segreto nella serie Rai con Can Yaman, Ed Westwick e Alessandro Preziosi - Sandokan - Gay.it

Sandokan, c’è anche Samuele Segreto nella serie Rai con Can Yaman, Ed Westwick e Alessandro Preziosi

Serie Tv - Redazione 18.4.24
Estranei di Andrew Haigh arriva su Disney+ - 003 001 S 02013 - Gay.it

Estranei di Andrew Haigh arriva su Disney+

Culture - Redazione 18.4.24

Hai già letto
queste storie?

The Room Next Door, Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar - The Room Next Door Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar - Gay.it

The Room Next Door, Tilda Swinton e Julianne Moore per il primo film in lingua inglese di Pedro Almodovar

Cinema - Federico Boni 25.1.24
festival di cinema gay in italia e queer culture

Rassegne e festival italiani di cinema LGBTIAQ+ e cultura queer che nel 2024 dovresti conoscere

Cinema - Redazione 1.2.24
Mahmood inSAFE FROM HARM A FILM BY WILLY CHAVARRIA

Mahmood, il video integrale di Willy Chavarria designer di collezioni non binarie

Lifestyle - Mandalina Di Biase 13.2.24
Il regista Ary Zara potrebbe fare la storia agli Oscar 2024 con il corto An Avocado Pit - Il regista trans Ary Zara potrebbe fare la storia agli Oscar 2024 con il corto An Avocado Pit - Gay.it

Il regista Ary Zara potrebbe fare la storia agli Oscar 2024 con il corto An Avocado Pit

Cinema - Redazione 10.1.24
Mahmood, bacio gay

Mahmood, il bacio gay a New York nel video di un brand

Culture - Luca Diana 10.2.24
Lodi, "mi hanno messo vicino a un tavolo di gay e a un disabile". La replica della titolare alla recensione disumana - pizzeria recensione choc - Gay.it

Lodi, “mi hanno messo vicino a un tavolo di gay e a un disabile”. La replica della titolare alla recensione disumana

News - Redazione 12.1.24
Pacemaker, il bellissimo ed emozionante corto animato con protagonisti un nonno e suo nipote trans (VIDEO) - Pacemaker il bellissimo ed emozionante corto animato con protagonisti un nonno e suo nipote trans VIDEO - Gay.it

Pacemaker, il bellissimo ed emozionante corto animato con protagonisti un nonno e suo nipote trans (VIDEO)

Culture - Federico Boni 17.11.23
Lovers Film Festival 2024 a Torino dal 16 al 21 aprile al grido "il Cinema ti muove e ti commuove" - image006 - Gay.it

Lovers Film Festival 2024 a Torino dal 16 al 21 aprile al grido “il Cinema ti muove e ti commuove”

News - Redazione 18.1.24