Cattive notizie da Instagram dove, durante una diretta social (come riportato da IlVicoloDelleNews) Gabriele Parpiglia, autore del Grande Fratello Vip (e braccio destro di Alfonso Signorini, opinionista del reality) ha annunciato che non saranno presi provvedimenti di alcun tipo nei confronti di quei concorrenti che nelle ultime settimane hanno pronunciato frasi omofobe e discriminatorie.
I concorrenti in questione – Giulia De Lellis, Marco Predelin e Jeremias Rodriguez – non saranno puniti fondamentalmente perché, secondo quanto dichiarato da Parpiglia, il GF Vip è “è un reality e non la realtà”. Ovvero l’autore ha invitato i telespettatori indignati a sdramattizzare: “Fatevi una risata“, come spesso risponde chi ha assunto comportamenti discriminatori e offensivi.
“Sebbene abbia una sua opinione personale” riferisce IlVicoloDelleNews, che ha seguito l’intera diretta Instagram, Pariglia” afferma che non ci saranno provvedimenti (in fondo nelle passate edizioni ci furono situazioni ben più pesanti con concorrenti che devastarono il confessionale) ma non esclude che questi temi vengano affrontati e sviscerati in studio nelle prossime puntate, in fondo ne mancano ancora 8 o 9“. “Divertitevi, riflettete, emozionatevi, tifate ma non fatene una questione personale, mai“, ha concluso l’autore, azzerando così l’importanza sociale della questione.
Insomma, chi sperava in una presa di posizione ufficiale e pubblica degli autori pare proprio sia destinato a rimanere a bocca asciutta. Certo, una squalifica sarebbe stata impossibile (i concorrenti non hanno infranto nessuna regola del contratto), ma quantomeno una punizione (ad esempio, una nomination d’ufficio) avrebbe lanciato un messaggio sacrosanto, visto che gli episodi sono stati molteplici e non di poco conto.
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la cosa che io trovo davvero umiliante per gli omosessuali italiani è che tantissimi di loro non riescono a staccarsi dallo schermo quando è in onda questa suprema porcata. Questo sì che va a nostro disdoro, non le battute di attricette e attricetti al tramonto ai quali voi astutamente voi, starnazzando a ogni loro miserabile provocazione, date o ridate quella popolarità a cui puntavano.