Lo scandalo nel cinema “sporca” anche Sir Ian McKellen: per le sue parole è stato accusato di scaricare la colpa sulle donne.
Hanno suscitato reazioni contrastanti le parole di Sir Ian McKellen, celebrato attore di teatro e amatissimo volto del cinema nei panni di Gandalf a Magneto, sugli scandali di molestie sessuali che stanno sconvolgendo il cinema americano, da Harvey Weinstein e Kevin Spacey in avanti.
Durante un’intervista pubblica ad Oxford, l’attore, icona gay inglese, ha dichiarato: “Certamente è una vergogna quando qualcuno cerca di trarre vantaggio da una posizione di potere. Ovunque accada, in famiglia, al lavoro, non per forza al cinema o a Hollywood, può accadere anche in un negozio. Non dovrebbe ma succede. I colpevoli vanno denunciati e so quanto possa essere doloroso per le vittime”.
A fare scalpore però è stato l’episodio, di cui ha parlato subito dopo: “Quando ho iniziato a recitare nei primi anni ’60 – ha ricordato McKellen – il regista con cui stavo lavorando mi mostrò alcune fotografie che gli erano arrivate da donne in cerca di una parte. Erano attrici. Alcune di loro sul fondo della foto avevano segnato la dicitura DRR. “Directors rights respected” che voleva dire “se mi offri un lavoro puoi avermi””.
Il racconto ha attirato su McKellen l’accusa di misoginia e di voler dare alle donne vittime dell’abuso di potere maschile nel mondo del cinema un concorso di colpa per le molestie subite. È vero dunque che di fronte alle violenze gli uomini gay non sono fino in fondo dalla parte delle donne?
Qui il video integrale dell’intervista (le dichiarazioni partono dal minuto 41):
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