Grande festa in Norvegia: lo Stato nordico si aggiunge a vari altri Stati nel mondo che celebrano già, attraverso alcune chiese protestanti e non (come la Chiesa protestante francese e Chiesa presbiteriale degli Stati Uniti), il matrimonio omosessuale anche come rito religioso.
La decisione è stata presa al sinodo norvegese tenutosi a Trondheim con una schiacciante maggioranza: 88 voti su 115. Non solo: il provvedimento è stato salutato al convegno con una standing ovation. “È un messaggio per le altre chiese, l’amore tra due persone dello stesso sesso deve essere riconosciuto anche in ambito religioso. Finalmente ora possiamo celebrare l’amore in modo indipendente dalla persona di cui uno si innamora”: queste le parole progressiste e lungimiranti di Gard Sandaker-Nielsen, leader del movimento che si è battuto per questo cambiamento.
C’è un’unica nota negativa: i sacerdoti avranno la facoltà dell’obiezione di coscienza e potranno rifiutarsi di celebrare le nozze. Considerando però la modernità della chiesa norvegese, siamo sicuri che l’ostruzione avverrà solo in casi rari. Inoltre la liturgia scelta è stata creata ad hoc e non sarà uguale a quella tradizionale.
Congratulazioni alla Norvegia e speriamo che questa legge possa ispirare i capi delle altre Chiese a fare dei passi avanti, verso l’uguaglianza totale delle unioni etero e gay.
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