L’omofobia non paga, persino in termini prettamente economici. Stati come il Texas, tra i più repubblicani ed estremisti d’America, stanno infatti buttando via miliardi di dollari a causa delle tante leggi mai approvate che garantirebbero l’uguaglianza LGBT.
A riportarlo una ricerca effettuata dal Williams Institute dell’UCLA School of Law, che ha sede in California. Se il Texas avesse realmente lavorato per ridurre il gap tra persone LGBT e persone etero che soffrono di depressione, attualmente pari al 33%, avrebbe per esempio risparmiato circa 385,3 milioni di dollari l’anno.
Altri 157,2 milioni sarebbero arrivati da un chiaro intervento contro gli alcolisti omosessuali, attualmente esclusi da un aiuto preventivo di tipo statale. Il totale arriverebbe a 540 milioni di dollari l’anno di risparmio, semplicemente prendendo provvedimenti che sappiano dire basta alla disuguaglianza. Cifra che si fa ancor più importante se considerassimo anche i 177 texani transgender che secondo le stime del Williams Institute hanno dovuto trovare riparo in un rifugio statale, lo scorso anno, proprio a causa della discriminazione abitativa nei confronti delle persone transessuali.
Se tutte le leggi che creano diseguaglianza sparissero, in sostanza, il Texas, così come tanti altri Stati a stelle e strisce, finirebbe per guadagnarci non solo dal punto di vista umano e sociale ma anche economico.
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