In Nigeria la campagna a favore dei diritti LGBT della premier inglese Theresa May non sembra riscuotere molto successo.
Theresa May deve essere lesbica. Non risulta che sia l’orientamento sessuale della premier inglese, eppure si legge questo sul Nigerian Guardian, importante quotidiano del paese africano. Uno sberleffo che nasce dall’impegno del governo May sui diritti LGBT.
La Nigeria infatti è uno dei più importanti paesi aderenti al Commonwealth, l’organizzazione di stati con un passato nell’impero britannico su cui Downing Street sta aumentando la pressione affinché vengano eliminate le leggi discriminatorie che mettono al bando l’omosessualità.
Si tratta di norme risalenti proprio al periodo coloniale e che restano ancora particolarmente diffuse nei paesi africani. Oltre alla Nigeria, nazione per metà di fede islamica in cui le persone LGBT rischiano la morte nelle regioni settentrionali in cui vige la Sharia, l’omosessualità è illegale in altre dodici nazioni: Botswana, Burundi, Camerun, Ghana, Kenya, Malawi, Mozambico, Namibia, Sierra Leone, Tanzania, Uganda, Zambia.
“O Theresa May sta divorziando dal marito oppure è lesbica pur restando insieme al suo sposo” ha scritto Paul Onomuakpokpo sul quotidiano, aggiungendo che in caso contrario dovrebbe essere arrestata “Se May non brama il lesbismo, allora dovrebbe essere accusata di fare il doppio gioco per pervertire sessualmente milioni di altre persone mentre si diverte a sposarsi con un uomo”.
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