Se la scorsa settimana aveste provato a digitare su Google la parola "farfalla" come primo risultato non vi sarebbe apparsa la descrizione di un lepidottero dalle ali sgargianti ma il tatuaggio perivaginale che Belen, amante dei volatili, ha pensato bene di imprimersi accanto alla passera. Non contenta, nella seconda serata sanremese ha voluto mostrarla a qualche decina di milioni d’italiani che da quel momento hanno iniziato a salivare senza controllo con lo stesso stimolo indotto di un cane pavloviano.
La cosa di per sé è tanto indicativa dei nostri tempi tanto quanto considerare che anche Madonna, la mummia canterina, ha ormai sui motori di ricerca più pagine della Beata Vergine, ma è un fatto incontrovertibile: la cultura pop regna ormai incontrastata. Per giorni tutti i media hanno passato al vaglio foto e filmati dell’inguine della compagna di Corona con uno scrupolo visto fino ad oggi solo dagli agenti dell’antiterrorismo quando visionano i nastri delle telecamere poste intorno al luogo di un attentato. L’interrogativo dibattuto era: Belen era nuda o no?
Alla fine, tra rallenty e confessioni dell’argentina è venuto fuori che no, in realtà le pudenda erano avvolte, protette e preservate da un C-string. Da lì a che persino Libero gli dedicasse articoli esplicativi con la dovizia che solo questo quotidiano sa attribuire a notizie per lo più inutili quando non tendenziose è stato un attimo. In sostanza, si tratta di una specie di pinza letale a forma di cucchiaio il cui manico si infila tra le chiappe e la coppetta al suo estremo finisce appunto col coprire appena la fessura anteriore. Su internet ci sono decine di siti che vendono online un oggetto che giusto dietro l’anonimato di un acquisto telematico può dare il coraggio necessario per ordinarne uno.
A questo punto vi starete però chiedendo se esiste una versione anche per uomini. Ma che domande, certo (per inciso, ve la cavate con meno di 10 euro ma il risultato, qualora voleste perdere amici o fidanzati mostrandovi con quelli indosso, è garantito). Il modello è lo stesso ma ovviamente la coppetta contenitiva è un po’ più ampia, non a tal punto però dal non costringere pene e testicoli come delle rape imbustate sottovuoto e che, Dio solo sa, se non ti rendano anche sterile.
Alla pena della scomodità, però, si aggiunge anche il ridicolo delle fantasie, che spaziano dall’animalier tigrato fucsia ai romantici cuoricini rosa, senza tralasciare il glamour del paillettato o il vezzoso piumino rosa. Insomma, tutta robetta per la quale ti dovesse capitare un incidente in macchina preghi Dio di morire prima che i medici del pronto soccorso ti tirino via i vestiti per salvarti la vita e vedano quell’orrore.
Ma proviamo a capire per quale motivo un uomo potrebbe indossare una cosa del genere. In effetti, se si escludono i go go boy e i modelli pudici che posano per gli studenti di disegno dal vero nelle accademie d’arte, non c’è alcun motivo per comprare una trappola del genere, eppure pare che vadano via come il pane caldo. Uno dei siti più quotati in America, con una giustificazione che ha del fantastico più della tesi giustificatoria di Berlusconi ai tempi di Ruby, nipote di Mubarak, te lo spaccia come il capo ideale per avere un’abbronzatura totale senza segni ma io, grazie al cielo, in spiaggia di uomini in C-string non ne ho ancora visti e persino i gay che da tempo hanno scavallato il limite del buon gusto con i costumi di D-Squared credo comunque non arriverebbero a tanto.
D’accordo, non sta a noi giudicare cosa uno possa o non possa indossare. Siamo in democrazia, la tua libertà va rispettata fino a che non lede la mia e ancora potremmo andare avanti per pagine e pagine citando triti e banali luoghi comuni sulla libertà di pensiero e di moda ma allora, facciamo insieme il gioco del "Cosa faresti se…". Conosci uno, bello, simpatico, interessante. Andate a cena insieme, conversazione brillante, paga lui, ti apre la portiera della macchina e ti porta a casa che non solo è bella ed elegante ma è anche di proprietà. Mette su un po’ di musica, ti serve da bere e poi iniziate a baciarvi, vi spogliate lentamente e poi presi dalla passione gli sbottonate la patta tutti eccitati e, vi ritrovate davanti agli occhi un C-string, sia pure in velluto nero con bordature argentate. Cosa fate? A me verrebbe da piangere per l’occasione sfumata di intraprendere una relazione sentimentale, che fino a 2 minuti prima mi faceva già pensare ai cartoncini da stampare per l’annuncio delle nozze.
Per come la vedo io, però, in questi casi bisogna essere gordiani: tagliare immediatamente ogni contatto con questa persona, perché se è vero che Dio si nasconde nelle piccole cose è pur vero che la follia si manifesta in quelle minuscole, come la disposizione delle miniature nelle vetrinette che devono tutte guardare a Sud, i tic nervosi e quei 3 centimetri quadrati di tessuto sintetico usati per confezionare un C-string.
di Insy Loan ad alcuni meglio noto come Alessandro Michetti
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