Con la proliferazione e la diversificazione dell’offerta del porno gay su internet inizia a diventare impegnativo seguire gli sviluppi e le tendenze di questo settore, anche perchè alcuni episodi possono essere interpretati in molti modi diversi, e vanno inquadrati in un contesto più ampio. Prendiamo, ad esempio, il caso di Cody Cummings: titolare di un proprio sito da qualche anno e inespugnabile gay for pay. Per anni i suoi fans non hanno potuto fare altro che ammirare il suo corpo perfetto e sognare che un giorno avrebbe concretizzato le loro fantasie gay, ma a quanto pare saranno destinati a rimanere a bocca asciutta. Infatti, pur mostrandosi senza veli e realizzando tanti bei video in solitario, Cody Cummings con i ragazzi non è mai riuscito ad andare oltre al bacio e al subire rapporti orali, al limite facendo da spettatore ai rapporti altrui, e adesso che ha annunciato il suo ritiro dal mondo del porno gay probabilmente lascerà molti ammiratori con l’amaro in bocca.
Un sapore accentuato dal fatto che non si è mai fatto problemi a farsi riprendere mentre aveva rapporti etero completi, ma anche dal fatto che aveva annunciato che nel suo ultimo video avrebbe concesso ai suoi fans il suo primo e unico rapporto anale. In realtà quel video, disponibile dall’inizio di aprile, si è rivelato una specie di bufala, visto che è stato girato in penombra e con l’evidente proposito di far passare una penetrazione simulata per un rapporto effettivo. Il ritiro di Cody Cummings sarà definitivo? Lascerà tutto per intraprendere una carriera di terapista sessuale, come annunciato? Quel che è certo è che la sua reputazione nel mondo del porno gay ormai sembra compromessa, anche se in questo caso è difficile stabilire se è nato prima l’uovo o la gallina. Infatti, nonostante il suo incontestabile fascino, questo ragazzo di ascendenze italiane aveva iniziato da un po’ a perdere consensi, visto che il pubblico di internet col tempo è diventato sempre più esigente, soprattutto nei riguardi dei siti a pagamento. Era ancora credibile un sito incentrato su un gay for pay che, di fatto, non era mai stato gay for pay fino in fondo?
Probabilmente no, e visto che Cody Cummings non riusciva a superare i propri limiti ha dovuto gettare la spugna. Il suo caso, però, rimette in primo piano il rapporto fra il porno gay e la sessualità dei suoi performers, visto che per un Cody Cummings che non cede aumentano i casi di ragazzi che, pur dichiarandosi etero, non si fanno altrettanti problemi ad esplorare la propria sessualità. In effetti è sempre più difficile capire quanti di questi ragazzi si presentano come etero solo per essere più intriganti, quanti sono bisessuali e quanti, effettivamente, sono etero disposti a divertirsi con altri ragazzi sotto compenso. Sicuramente ogni persona è un caso a sè, e quando c’è di mezzo la sessualità non è semplice stabilire dei confini sicuri, anche se, come testimonia il caso di Cody Cummings, chi si sente davvero etero al 100% difficilmente riuscirà a dare il meglio di sè in un rapporto gay.
D’altra parte è pure vero che la recente esplosione del porno gay amatoriale e semiamatoriale su internet, che sta coinvolgendo un crescente numero di ragazzi in tutto il mondo, sta mettendo in luce una certa dimensione ludica del sesso gay, che fino a qualche anno fa era del tutto assente. Anche in questo caso è molto difficile stabilire quanto sia costruito e quanto sia frutto della spontaneità dei performers, ma la sensazione è che i rapporti omosessuali siano vissuti sempre più spesso come una specie di gioco, o magari come una prova di resistenza, anche e soprattutto da chi non è omosessuale al 100%. A questo punto, quindi, il nocciolo della questione non sarebbe più l’orientamento di un porn performers, ma il suo approccio all’omosessualità e alla sessualità in genere. Se così fosse la nuova pornografia gay promossa da internet potrebbe segnalare, e in parte promuovere, un cambiamento abbastanza radicale nella percezione dell’omosessualità maschile e del tipo di rapporti sessuali a cui viene tradizionalmente associata. Siamo alle soglie di una nuova rivoluzione sessuale? Solo il tempo ce lo dirà, ma forse vale la pena non sottovalutare certi segnali.
di Valeriano Elfodiluce
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