Con l’arrivo del nuovo anno anche la macchina dell’ hard entertainment gay si è rimessa in moto, e – come ogni anno – ad inaugurare ufficialmente il 2010 ci pensano i Cybersocket Awards, ovvero i premi che vengono assegnati all’intrattenimento hard gay presente sul web. Con il passare del tempo questo premio – nato quasi per gioco nel 2001 – si è ritagliato un posto di tutto rispetto nel settore dell’hard gay, che vede in internet il vero grande business del nuovo millennio. La cerimonia di premiazione, che si è tenuta lo scorso otto febbraio a West Hollywood, ha considerato trentanove categorie diverse fra siti, community, blog e quant’altro. Nonostante questa premiazione abbia il limite di considerare i siti in lingua inglese, può comunque offrire una panoramica molto interessante delle tendenze e dei gusti erotici dei gay di oggi.
Infatti buona parte dei premi vengono assegnati tramite i voti dei navigatori, che sono virtualmente sparsi in tutto il mondo (seppur con una schiacciante maggioranza statunitense). Solo undici premi vengono assegnati dai rappresentanti dell’industria dell’hard, e riguardano ambiti molto tecnici (dal server più affidabile al migliore compagnia che si occupa di gestire il pagamento delle password). In ogni caso, spulciando fra i premi assegnati dal pubblico del web, scopriamo che il premio per il personaggio più interessante è andato al performer pansessuale Wolf Hudson (famoso per le sue performances in leather con uomini, donne, FtM e MtF), e che quello per il miglior porn performer del web è andato al gay for pay Reese Rideout (che l’anno scorso aveva vinto diversi altri premi in ambito gay, con un certo strascico polemico dovuto proprio al fatto che era un gay for pay dichiarato).
Il premio per il sito web legato a uno specifico feticismo è andato a baitbus.com (in cui ignari etero vengono circuiti da avvenenti ragazze con la proposta di fare porno etero, per poi accettare di fare sesso con dei ragazzi in cambio del giusto compenso).
A proposito del cosiddetto "settore amatoriale", cioè di quei siti che reclutano ragazzi della porta accanto (spesso gay for pay) con tanta voglia di divertirsi e poca di fare "carriera" al di fuori del proprio sito, vale la pena segnalare che si tratta di un fenomeno in grande espansione, in grado di lanciare veri e propri personaggi cult che stanno iniziando ad essere persino più conosciuti dei loro colleghi che lavorano con le grandi case di produzione. A riprova di ciò vale la pena segnalare che gli stessi Cybersocket Awards di quest’anno sono stati presentati dalla regista in drag Chi Chi LaRue (in foto) e da Jason Sechrest (una vera autorità in ambito hard, grazie al suo sito jasoncurious.com), accompagnati da Cody Cummings, Tommy D., Rod Daily e Mason Wyler: di questi quattro solo Mason Wyler proviene dal circuito dei video hard tradizionali, mentre gli altri sono tutti titolari di seguitissimi siti personali (che spesso generano più traffico di quelli dei maggiori Studios).
Concludiamo questa breve carrellata con il premio per il video "tradizionale" più apprezzato dal popolo del web, che quest’anno è andato a Men Of Israel (Lucas Entertainment), che per la prima volta ha utilizzato porn performers professionisti istraeliani in location istraeliane, ma segnaliamo anche che c’è stato un premio speciale assegnato dalla Free Speech Coalition (un’associazione statunitense che si batte per la libertà di espressione e contro la reoressione dei prodotti che si rivolgono agli adulti) e che è andato al sito corbinfisher.com. Il sito fondato dal fotografo (ed ex poliziotto) Corbin Fisher quest’anno si è particolarmente adoperato per la causa gay. Secondo la Free Speech Coalition il sito di Corbin Fisher è stato: «un esempio di azienda per adulti da prendere come riferimento per il suo standard etico e per le sue innovative politiche aziendali, nonchè per il suo contributo all’attivismo GLBT».
Per la cronaca: il sito di Corbin Fisher ha appena elargito una donazione di ben 60.000 dollari a favore dell’associazione Equality Florida (che lotta contro le discriminazioni GLBT in uno stato notoriamente conservatore) e nonostante la crisi economica ha continuato a garantire ai suoi modelli vari bonus (dalle assicurazioni sanitarie ai contributi per le tasse universitarie). Inoltre quest’anno ha voluto coprodurre video con la Belami, per garantire ulteriore qualità ai suoi prodottii. Nel frattempo si sta dando da fare per combattere la pirateria e per fare riconoscere alcuni diritti fondamentali ai porn performers gay, che spesso vengono sfruttati da imprenditori senza scrupoli. Tanto di cappello. Forse anche il mondo dell’hard gay sul web sta entrando in una fase più matura e responsabile, e sarà molto interessante verificare se questa evoluzione produrrà degli effetti (possibilmente benefici) di più ampio respiro.
di Valeriano Elfodiluce
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