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‘Queer as folks’ è una fiction che cambierà la storia delle serie televisive. I fans sono entusiasti, i newsgroups su Internet aumentano a vista d’occhio. "Sono scioccato da tanto realismo. Era ora!" "La scena della scopata tra Brian e Justin era veramente ‘hot’. Forse non hanno mostrato gli organi sessuali, ma tutto il resto si vede benissimo!" Questi alcuni dei commenti sulla rete.
Peni artificiali, sesso intergenerazionale in gran quantità, scene piccanti in bagno (due nei primi sei episodi e una avviene mentre una mamma ignara aspetta fuori) e su internet, liceali alle prime calde esperienze e incontri a tre: questo solo nelle prime sei ore! Basato sulla serie TV inglese "Queer as folk", il telefilm ha debuttato in America a Dicembre.
L’istrionico – ma in Italia sconosciuto – attore Hal Sparks è Michael, un dirigente che preferisce lasciar credere ai suoi colleghi di essere ‘straight’, segretamente innamorato del suo amico di infanzia Brian, il quale crede ciecamente nel sesso ma non nell’amore. Ted è un ragioniere con la propensione al porno, insicuro della propria sensualità, mentre Emmett, esplosivo e energico, è un travestito. Il più giovane, Justin, interpretato da Randy Harrison, ‘sosia’ di Matt Damon, è un liceale che è appena stato risvegliato sessualmente (da Brian, neanche a dirlo). La presenza femminile è rappresentata principalmente da Lindsay, un’insegnante d’arte, che ha appena avuto una bambina grazie al seme donato da – indovinate un po’ – Brian, che ha in Melanie – compagna di Lindsay – una nemica spietata. Le complicazioni cominciano quando Brian apprende di essere diventato ‘papà’ della bambina di Lindsay.
"È tutta una questione di sesso", spiega uno dei protagonisti nel primo episodio, e quando si parla di questa nuova serie televisiva, non lo si può smentire. "Queer" non è adatta agli omofobi o agli schizzinosi facilmente turbati da linguaggi espliciti e atti sessuali tra persone dello stesso sesso: è una serie nuova, coraggiosa, che offre una descrizione realistica e dettagliata della cultura GLBT, una parte della società che raramente è stata vista in TV. I 22 episodi trattano delle avventure di un gruppo di giovani gay alla ricerca dell’amore fisico ed emozionale. Non si tratta di un punto di vista monotematico, stereotipato o caricaturale: vediamo i protagonisti messi a nudo nei loro sentimenti – e non solo – nei ruoli di amici, padri, studenti, figli, impiegati. Anche l’ambientazione è fuori dal comune. La storia infatti si svolge a Pittsburgh, non in quei centri nevralgici della cultura gay americana che siamo abituati a vedere di solito come west Hollywood, San Francisco o New York.
A parte Sparks, nel ruolo di Michael, e Sharon Gless che interpreta sua madre, (la ricordiamo nel ruolo della poliziotta Kris Cagney nel telefilm Cagney & Lacey, noto in Italia con il titolo di ‘New York, New York’) i protagonisti di Queer sono per la maggior parte sconosciuti. Questo non influisce per nulla sul loro talento, anzi… senza paura di perdere una fama già guadagnata danno tutto per conferire ai loro personaggi realismo e sentimento.
Sono infatti loro, i protagonisti, a rendere accattivante la fiction, che è comunque dotata di un ottimo humour. Il protagonista principale, Hal Sparks, è perfetto nel ruolo di Michel. Quando gli viene chiesto come si prepara alle scene di sesso con gli altri uomini dello show, risponde che prima della registrazione si riuniscono con gli sceneggiatori per capire cosa si vuole dalla scena in questione. A quel punto cercano di fare tutto il più rapidamente possibile per evitare di ripetere le scene, che perderebbero quindi di naturalezza e spontaneità. La linea di confine tra quello che farà e non farà nello show è nel suo pene. Dice convinto: "Quello non lo vedrete! Tutto il resto è a vostra disposizione".
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di Lily Ayo
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