ROMA – Acqua fredda per lavarsi e balle di fieno per dormire. Sono gli ingredienti di quello che è destinato a diventare l’incubo dei concorrenti della quarta edizione del “Grande Fratello”: la stanza delle punizioni o l’anti-suite. La casa-bunker di Cinecittà quest’anno è diventata più grande (da 466 mq a 586 mq) proprio per ospitare anche questo ambiente ostile che farà da contraltare alla suite, l’ambiente pieno di piacevoli soprese dove si accede quando ci si aggiudica un premio. Quest’anno però il Grande Fratello sarà più cattivo e potrà comminare, oltre a giornate da sogno nella suite, anche nottate terribili ad ‘acqua e paglia’.
Per il resto però la casa più spiata della tv sarà piena di comfort e all’insegna di un design che unirà materiali hi-tech con spunti classici alla Luigi XVI. Oltre alle stanze da letto, il bagno, il salone-cucina, il giardino, il magazzino, ci sarà un grande spazio fitness che contempla oltre ad attrezzature sportive, sia la sauna che la piscina.
Nella casa ci sono 55 telecamere (comprese 6 a infrarossi per le riprese notturne)e 73 microfoni accesi 24 ore su 24. Come già nelle altre edizioni ogni concorrente è obbligato a portare un radiomicrofono acceso tutto il giorno: lo può togliere solo per dormire, sotto la doccia e per entrare nel confessionale, dove deve recarsi per regolamento almeno una volta al giorno. Due le valigie che ogni concorrente può portare nella casa: una fornita dalla produzione ed una personale con abbigliamento e prodotti di bellezza e per l’igiene personale.
Come ‘extra’ sono ammessi per ogni partecipante: una stecca di sigarette o due confezioni di tabacco da pipa, un numero di una rivista e dieci cd musicali (da consegnare al Grande Fratello che potrà utilizzarli per la ‘colonna sonora’ della casa).
Nel frattempo si è dileguata la polemica sul prete che avrebbe dovuto prendere parte a questa edizione. O meglio, si è dileguata per tutti tranne che per lui, che si lamenta: “Ora basta, da quando è uscita fuori la storia di una mia presunta partecipazione al Grande Fratello sono bersagliato di telefonate. Voglio solo essere lasciato in pace”. Don Vincenzo Passante, il sacerdote napoletano di 38 anni che si divide tra Aversa (Caserta) e Casandrino (Napoli), non parla affatto volentieri della vicenda e delle voci relative alla sua eventuale presenza nella quarta edizione della trasmissione tv di Mediaset.
“Non so come mai sia uscita fuori questa storia. Ho solo – è la sua versione – accompagnato alcuni giovani che conosco alle selezioni che si sono svolte a Cinecittà. Qualcuno che mi conosce ha frainteso la mia presenza e ha cominciato a far circolare queste voci”. Nei suoi pensieri di uomo di chiesa ma anche di musicista (ha partecipato la scorsa estate alle selezioni di cantautore con il gruppo Happy Family al Festival di Napoli e sta registrando un cd il cui ricavato sarà destinato in beneficenza) non c’è mai stata l’ipotesi di partecipare al Grande Fratello, da concorrente o anche da ospite nello studio di Barbara D’Urso? “Non intendo pronunciarmi – risponde seccato – su questo aspetto, non voglio dire una parola di più. Mi sto francamente annoiando”. Nessuna conferma, nemmeno sulla sua presenza tra gli ospiti della prima puntata prevista per giovedì 22 gennaio su Canale 5. Un’occasione, questa, per spiegare eventualmente la volontà del prete davanti al grande pubblico.
Ma l’eventuale presenza di un sacerdote all’interno del reality show non farebbe storcere il naso a più di un fedele oltre che alla gerarchia cattolica? “Secondo me – risponde don Vincenzo aprendosi di più su questo aspetto – la presenza di un sacerdote sarebbe invece interessante perchè potrebbe introdurre un elemento positivo nella tv italiana e potrebbe trasmettere qualche valore diverso”. Per il resto la sua unica preoccupazione è quella di completare il lavoro in sala di registrazione presso la casa discografica ‘Odissea Studio’.
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