MILANO – Sarà un’edizione particolarmente gay, quella 2003 dell’Eurovision Song Contest, che, assente dai teleschermi italiani dal 1997, torna in Italia grazie a GAY.tv. L’emittente satellitare ha acquisito i diritti in esclusiva per trasmettere in diretta sabato 24 maggio 2003 alle ore 21.00 la manifestazione più comunemente conosciuta come Eurofestival. Ma oltre alla partecipazione, annunciata come “scandalosa”, delle due ragazzine pseudo-lesbiche delle Tatu, l’Eurovision sarà commentato in diretta da Fabio Canino e Paolo Quilici, che si scateneranno, fra il serio ed il faceto, a giudicare i concorrenti, dallo studio di GAY.tv.
Giunto alla sua 48° edizione con un’audience di più di 160 milioni di telespettatori, Eurovision Song Contest 2003 verrà presentato da Riga, Lettonia, da Marie N., vincitrice dell’edizione passata, e Renars Kaupers, cantante del gruppo lettone Brainstorm e vincitore dell’edizione 2000.
L’Eurofestival nacque nel 1956, sulle orme del successo del Festival di Sanremo, con l’intenzione di riunire tutti i talenti musicali europei vincitori dei vari festival nazionali. L’Italia da allora ha sempre partecipato e trasmesso l’evento, fino al 1997 (anno in cui i Jalisse, dopo aver vinto Sanremo, parteciparono con “Fiumi di parole”) inviando interpreti come Gigliola Cinguetti e Toto Cotugno (che vinsero rispettivamente con “Non ho l’età” e “Insieme: 1992”), Domenico Modugno, Franco Battiato, Mia Martini, Anna Oxa e Fausto Leali, Luca Barbarossa ed i Matia Bazar. La decisione di non trasmettere più la competizione, oltre a privare gli italiani della possibilità di seguire l’evento, oggi non permette ai cantanti nostrani di partecipare al Festival (il regolamento esige infatti che il paese d’origine mandi in onda la manifestazione canora).
Fra i 26 partecipanti di quest’anno, rappresentanti di altrettanti paesi europei, si segnalano le popolarissime ragazzine russe del gruppo Tatu, protagoniste del bacio saffico durante il Festivalbar 2002, che in occasione del Festival presenteranno la canzone inedita in Italia “Ne ver’, ne bojsia”. Fra gli altri assenti dalla competizione oltre all’Italia, che avrebbe potuto inviare in rappresentanza la vincitrice del Festival di Sanremo 2003 Alexia, la Danimarca, la Finlandia e la Svizzera.
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