Nel vocabolario gergale statunitense il termine "subtext" sta ad indicare qualcosa di non espresso a chiare lettere, che rimane insomma sospeso tra le righe. In chiave cinematografica tale termine va ad indicare un ruolo o un personaggio che è più di quel che sembra, la cui tridimensionalità caratteriale va estrapolata dalla recitazione e dalle situazioni.
Così, nella comunità GLBT statunitense è diventato un vero fenomeno di costume teorizzare sullo strano rapporto tra Hercules e Jolao, protagonisti della nota serie televisiva "Hercules". I produttori della serie si sono dimostrati più di una volta gay-oriented e gay-friendly, e non a caso da uno spin-off di Hercules è nato il telefilm "Xena", in cui il rapporto tra la principessa guerriero e la sua compagna Olimpia sfiora e spesso supera la soglia dell’amore saffico. Chiaramente, essendo "Hercules" un telefilm il cui target ufficiale è quello dei teen-ager, il rapporto tra Hercules e Jolao è più sfumato di quello tra Xena e Olimpia, e anche i momenti di tenerezza che tra due donne sono "socialmente accettabili" non appaiono in maniera così lampante nel serial dedicato al figlio di Zeus.
Tuttavia, per chi osserva bene il telefilm appare evidente la visceralità della loro unione, e con una chiave di lettura omosessuale tutto il loro rapporto – fatto di sacrifici reciproci, di lealtà e di fiducia assoluta – diventa più comprensibile.
Ben altro peso infatti si può dare allora alle reazioni di Jolao: quando Hercules (che sembra più proteso verso una sorta di gaudente bisessualità) ha una storia con Xena, il suo compagno di avventura si infuria e si allontana dal campo, inveendo contro la perfidia delle donne, mentre in un altro episodio, quando Hercules si sposa, la reazione di Jolao appare più quella di un gay abbandonato per una donna che quella di un duro, intrepido guerriero che saluta un compagno d’armi appena accasato.
E tale reazione rimane pressoché identica in entrambi i matrimoni di Hercules, che – guarda caso – non durano che pochi giorni perché l’amata in questione muore quasi subito, e dalle ceneri rinasce il formidabile duo così tanto amato negli USA.
E non è solo un’opinione: nei vari siti dedicati alle gesta dell’olimpico (al secolo l’attore Kevin Sorbo), sotto la voce "fanfic" si trovano centinaia di storie scritte dai fans sulla falsariga dei telefilm, e incredibilmente circa il 70-80% di questa narrativa amatoriale è una rilettura in chiave gay del rapporto tra Hercules e Jolao. Quindi è più che una semplice impressione: il duo mitologico ideato e fortemente voluto da Robert Tappert e Sam Raimi possiede intrinseche sfumature gay-oriented, ben celate da una cortina "anti-censura" che ha permesso al telefilm una diffusione a tutti i livelli.
Persino il bel Kevin Sorbo, in una intervista rilasciata al Bill Maher’s Show e diffusa dal periodico gay Neozelandese "Out! Magazine", non ha potuto fare a meno di commentare il rapporto tra Jolao e Hercules.
Maher: "Stiamo parlando dei ragazzi e degli esempi che gli vengono offerti dalla tv, vari modelli di vita. Hercules è…"
Sorbo: "È sicuramente un ottimo modello…"
Maher: "Due ragazzi greci vestiti di pelle… (risate)"
Sorbo (ironico): "Sì, grazie mille…"
Maher: "Un greco che veste sempre di pelle e che viaggia sempre con un compagno maschio… (risate) Sai cosa ti sto chiedendo?"
(Altro ospite): "Cosa c’è di male in questo?"
Sorbo: "Non mettiamola su questo piano… Non vogliamo insinuare niente…"
(Altra ospite): "Non è come tra Batman e Robin, per intendersi…"
Sorbo: "Già…"
Maher: "cosa state dicendo su Batman e Robin?"
Sorbo: "Oh-oh…"
Insomma, sembra che a una propensione gay di Hercules e Jolao ci abbiano pensato un pò tutti. Pare invece che il bel Kevin Sorbo sia etero, ed anzi è sposato dal 1998 con l’attrice Sam Jenkins. Che sia una posa anche quella? Ad ogni modo, non è improbabile che avremo modo di rivederlo presto sugli schermi: Mentre Stream manda proprio in questo periodo le repliche di Hercules, in America l’attore è protagonista di "Andromeda", telefilm fantascientifico creato dallo stesso autore di Star Trek, Gene Roddenberry. Kevin, che aveva passato un periodo davvero nero – "Hercules" eclissato dal serial satellite "Xena" e un quasi nulla di fatto sul fronte cinematografico – sta ritornando sugli allori grazie a questa nuova serie tv (ormai alla 5a stagione) che ne ha rilanciato l’immagine: nel ruolo del capitano Dylan Hunt ora ha i capelli corti, un aspetto meno barbaro e più hi-tech, ma il suo fascino rimane inalterato. E chissà che presto la serie non venga trasmessa anche in Italia…
Per scrivere a Kevin Sorbo: – Kevin Sorbo – c/o Andromeda 5664 Cahuenga Boulevard, Suite 437 North Hollywood, CA 91601
Il sito del serial TV "Andromeda": www.andromedatv.com
di Lily Ayo
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