La televisione racconta la nuova stagione del diritto civile che si è ormai imposta in Italia: questa sera alle 23.15 andrò in onda su Rai Tre “Stato Civile – L’amore è uguale per tutti“, programma che ripercorre la storia di 12 coppie attraverso 6 puntate.
“Storie d’amore e di molto altro: il ricevimento il giorno dell’unione, gli invitati, le scelte dei “dress-code”, ma anche le testimonianze degli sposi, della loro battaglia di vita e d’amore, delle famiglie che hanno approvato e sostenuto l’unione o di quelle che, invece, l’hanno osteggiata”, si legge nel comunicato Rai. “E poi l’affetto degli amici e dei colleghi di lavoro. Tante situazioni diverse – ci sarà chi si comporterà come in un matrimonio classico e chi organizzerà qualcosa di completamente originale e fuori dagli schemi – per arrivare alla normalità di una vita serena“.
Nella prima puntata verranno narrate le storie di Orlando e Bruno, 71 e 75 anni, insieme da più di mezzo secolo, e di Giorgio Zinno e Michele Ferrrante, il primo sindaco di San Giorgio a Cremano, uniti da Monica Cirinnà (VIDEO >).
Magnifico progetto e bellissima iniziativa, resta solo da capire il perché della scelta dell’orario. Perché mandare in onda il programma alle 23.15? Nel palinsesto non c’era posto in prima serata o mamma Rai ha avuto paura di osare troppo? Staremo a vedere.
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Credo sia successo circa un anno fa che Fabio Fazio dovette allungare di un quarto d'ora la sua trasmissione per fare in modo che un servizio di presa diretta di Riccardo Iacona sull'educazione sessuale nelle scuole, in cui non veniva mostrato ne detto niente di sconvolgente, andasse in onda dopo le 22.30, fuori dalla fascia protetta.
I cicli di documentari vanno sempre in seconda serata su Rai3, cerchiamo di non fare polemica sul nulla.