A due giorni dall’esecuzione, Arcigay Toscana ribadisce ancora una volta la propria solidarietà ed il proprio sostegno a Rocco Derek Barnabei, il giovane americano di origine senese, condannato a morte negli USA.
Allo stato dei fatti, è ben difficile considerare solo una coincidenza il fatto che alla pena capitale siano destinati quasi esclusivamente persone di colore, o comunque appartenenti a minoranze etniche, sessuali o culturali, o malati di mente, e, in ogni caso, persone dalle limitate risorse finanziarie, come nel caso in questione.
I fatti sopraccitati rendono doverosa e salutare la critica al sistema e agli individui che utilizzano come metodo di propaganda politica l‘omicidio di stato, una barbarie alla quale si aggiunge una sovrana incertezza del diritto e dei procedimenti penali, incompatibile con uno stato che vorrebbe vantare una tradizione di legalità e di garanzia.
La vicenda di Rocco rappresenta senza dubbio l‘ennesima prova di un atteggiamento quanto mai diffuso negli Stati Uniti volto ad utilizzare soggetti appartenenti ad etnie o minoranze per estinguere quella sete di sangue particolarmente gradita all‘elettorato e alla moderna politica circense, sino ad arrivare a veri e propri casi di autodafé.
L‘Arcigay, da sempre in prima linea nel combattere le lesioni ai diritti umani, sottolinea l‘inammissibilità di quello che, specialmente di recente, è divenuto un deprecabile leit-motiv delle campagne elettorali dei governatori locali che, a dispetto del più doveroso e poco redditizio garantismo, si propongono sulla scena politica come giustizieri, sostenendo e incitando un sempre maggior uso di tali pratiche disumane.
A poche ore dall’esecuzione, intendiamo rinnovare l’impegno che ci ha visto tra i primi, già dal 1998, a fianco di Rocco e della battaglia contro la pena di morte. Ancora una volta, infatti, è dovere di ciascuno difendere la libertà di tutti, ancora una volta spetta a noi tutti farsi carico della tutela dei diritti civili di chiunque, ovunque essi siano violati.
L’Arcigay pertanto si accomuna agli appelli provenienti dalle associazioni culturali e intellettuali e dalle forze politiche, al fine di ottenere la sospensione dell‘esecuzione oramai incombente.
Giacomo Andrei
Coordinatore Regionale – Arcigay Toscana
di Giacomo Andrei
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