MILANO – Per alcuni è stato davvero un “anno orribile”, per altri, nonostante tutto, qualcosa di soggettivamente positivo vi è stato per il movimento Glbtt. Gay.it fa un regalo particolare ai suoi lettori per il 2004. Gli auguri di politici, dirigenti di movimenti, personalità culturali e imprenditoriali.
Sergio Lo Giudice, presidente Arcigay. «Auguri ai lettori di Gay.it e a tutta la comunità glbtt. Il 2003 ci ha portato buone sorprese. A Gela è stato eletto sindaco Saro Crocetta, apertamente gay. Il Pride di Bari è stato un grande successo. E’ partito TIS, il primo progetto europeo di sostegno agli studenti gay e lesbiche. Ancora di più ci aspettiamo dal 2004. Spero che tutti noi possiamo essere felici, amare felici. E che ognuno e ognuna metta un pezzo di questa felicità al servizio di un impegno comune: quello di costruire una comunità sempre più forte, più solida e organizzata che aiuti i più giovani a venire allo scoperto senza timori e sconfigga le resistenze di chi non vuol riconoscere i diritti delle nostre vite e del nostro amore.»
Oliviero Diliberto, presidente PdCI. «Auguro soprattutto a me, prima che a voi, di continuare a rinsaldare il nostro rapporto, perché il mio partito abbia anche il segno del vostro pensiero. Ho orrore della realtà politica quotidiana, del politicismo che ignora le persone, i sentimenti, i desideri. E’ successo nel caso della procreazione assistita. Un’umiliazione per le donne, soprattutto, per gli omosessuali, certo. Questa legge va cancellata. Come tante altre. Penso alla scuola, al mercato del lavoro, all’informazione, alla giustizia. Si tratta di battaglie che possiamo e dobbiamo fare assieme. Non perdiamoci di vista.»
Francesco Italia, direttore di Gay.Tv. «Grazie al movimento Glbtt, sono stati compiuti passi avanti in termini di visibilità e riconoscimento dei diritti. Gay.Tv ha dato un’accelerazione a una visione del mondo più giusta, in cui i diritti delle minoranze, comprese quelle sessuali, sono gli indicatori dello stato di salute del sistema democratico. Per l’anno nuovo confermiamo il sostegno al lavoro di tutto il movimento glbtt e queer, augurandoci che il 2004 sia un anno in cui anche in Italia, in sintonia con le direttive europee contro le discriminazioni, si affermi il riconoscimento dei nostri diritti ancora negati.»
Daniele Capezzone, segretario Radicali Italiani. «Cari amici di Gay.it, quello che si prepara è, per l’Italia dei diritti civili, un anno terribile. Nelle scorse settimane, c’è già stata la “doppietta” del no al divorzio breve e del sì ad una legge talebana sulla procreazione assistita. Ora, grazie ad una maggioranza che inclina al clericofascismo e di una parte dell’opposizione, la seconda metà della legislatura rischia di trasformarsi in un vero festival proibizionista. Noi, in queste ore, stiamo ragionando sulla possibilità di una rinnovata stagione referendaria. Chi ci sta? Auguri a tutti per un anno di lotte comuni.»
Franco Grillini, deputato Ds. «Sul Pacs abbiamo raccolto l’adesione di 161 parlamentari, una delle leggi più sottoscritte nella storia della Repubblica. Ma non ci facciamo illusioni, in Parlamento i numeri non ci sono! Tuttavia vogliamo che il dibattito si avvii, in modo che il Paese possa discuterne. E’ evidente che la questione delle coppie è una questione centrale della politica, che riguarda morale e costume. L’augurio è che tutti trovino marito e che vengano il 14 febbraio a Piazza Farnese a Roma, dove migliaia di gay e gayfriendly si baceranno in omaggio al Pacs.»
Andrea Benedino, responsabile dei Cods. «L’augurio che posso fare è che si riesca a formare nella società un ampio movimento trasversale sui diritti civili e libertà individuali.»
Carlo Manera, segretario del Fuori. «L’anno si chiude male, ma dobbiamo continuare a sperare e batterci perché la gente è più ricettiva della classe politica. Faccio gli auguri alla gente di buona volontà, che penso maggioranza nel Paese. In attesa del Pacs auguri a voi e ai vostri lettori.»
Daniele Scalise, scrittore. «Le iniziative parlamentari ci dicono che qualcosa si sta muovendo. Penso a Grillini, alla De Simone, a Rivolta. Io non sono a favore dei Pacs, sono per i matrimoni. I Pacs sono cose da schiavi, fastidiosi anche linguisticamente. Ma non sono pazzo e credo che aprano una strada non il traguardo. Dobbiamo conquistare tutti, destra e sinistra per vincere, guardate la Mussolini e prendetene esempio.»
Alessandra Mussolini, “Libertà d’Azione”. «L’annata è stata di movimenti e sommovimenti. Il nostro fronte laico e di buon senso è stato battuto da quello integralista. Nel 2004 continuerò a lottare contro pregiudizi e discriminazioni e spero nella pace. Ho lasciato An anche per i pregiudizi e perché esiste l’arroganza del potere. Resto contro i cattocomunisti quando non capiscono la laicità parlamentare. Sul Pacs, Pecorella ha storto il naso sulla mia proposta, figurarsi quella di Grillini. Vedremo! Auguri di pace a tutti.»
Riccardo Gottardi, co-presidente ILGA-Europe. «Nel 2004 ci attende la ratifica del trattato costituzionale dell’Unione Europea; le elezioni europee, dove dovremo imporre anche i diritti delle persone Glbt. Grazie al sostegno fondazione S. Rausing sarà possibile concentrare nuove energie sui diritti che ci riguardano.»
Regina, presidente Pride 2004. «Il Pride in Toscana sarà un grande evento come lo fu quello di Bari. Ci sono in campo iniziative e movimenti che si stanno dando un gran da fare. Sarà per noi un momento di vitalità, visibilità e coralità. Tutte le forze omosessuali, nessuna esclusa, parteciperanno a questo evento, in una regione che ha da sempre a cuore le nostre rivendicazioni. Partecipare è non solo un diritto ma anche la gioia di comunicare agli altri i nostri arcobaleni.»
di Mario Cirrito
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