NAPOLI – E’ il santo protettore contro la peste di manzoniana memoria, ma la devozione popolare lo invoca oggi anche contro l’Aids, la peste del terzo millennio. E’ pure il piu’ diffuso in Europa per numero di parrocchie: sono alcune delle notizie contenute nel saggio “San Rocco, pellegrino e guaritore”, Edizioni Paoline, pubblicato dal giornalista campano Luigi Ferraiuolo. Dal libro emerge che la venerazione del Santo, diffusa in tutta Italia e in Francia, è presente anche a Mykonos, l’isola greca delle Cicladi, nota nel mondo per la sua vita sfrenata, dove san Rocco e’ invocato dalla comunita’ omosessuale per protezione contro la Sindrome da immunodeficienza acquisita.
Il santo in questione e’ ovviamente Rocco di Montpellier, figlio di una famiglia benestante della cittadina del Sud della Francia, che a vent’anni, a meta’ del tredicesimo secolo, persi i genitori, decide di recarsi pellegrino a Roma. Viaggio da cui non ritornera’ piu’, a sentire gli storici; se non per morire nelle carceri della sua cittadina natale secondo la leggenda. Quello di San Rocco sara’ un pellegrinaggio a meta’ tra storia e mito: visitera’ decine di cittadine italiane, si ammalera’ di peste curando centinaia di derelitti; e guarira’ da solo, abbandonato in un bosco, aiutato solo da un botolo, che poi gli sara’ legato nell’eternita’ dalla tradizione: non a caso si parla di san Rocco ed il cane.
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