Salve leo,
io sono uno studente e da un po’ vivo una strana amicizia con un mio compagno di scuola, quando siamo soli tra noi ci sono sguardi carezze,ma tutto si ferma li: come faccio a capire se lui ha un interesse x me? Ti spiego meglio:…io e Kicco, non ci eravamo mai parlati durante gli altri anni, io sono in 5 e lui in 4, ma ha 19 anni. Un giorno mi reco ad una festa nel suo paese, e lui come mi vede si avvicina e mi stringe la mano, cominciamo a parlare, io mi sento un po’ a disagio… A scuola cominciano gli scioperi, ed io e lui possiamo parlare più spesso. Lui comincia a farmi intendere qualcosa con battute a doppi sensi, tipo: una volta che mi ha quasi abbracciato facendo finta di picchiarmi e mi ha chisto delle monete x la macchinetta "hai 300 £?" io gli ho risposto scherzando "non te le do neanche se mi stupri!" lui mi ha sorriso e mi ha detto "caso mai sono io che ti pago!". Battute tipo questa insomma, per non parlare di tutta una serie di sguardi solo se siamo io e lui. Ma a volte proprio non mi considera; è vero non è che puo esporsi, ma… Dopo quello sciopero ha mollato di brutto anche la sua ragazza. Tra di noi ci sono cose che i comuni maschi non fanno, allora che devo fare? Come faccio a capire se lui è davvero gay? Non posso certo chiederglielo, devo lasciare fare il corso al destino, ti prego dammi un consiglio leo!
grazie,un bacio rick
Ciao RICK,
ho sorriso compiaciuto e ho ricordato leggendoti… ricordato il mio passato, gli interrogativi e i dubbi che affiancavano l’entusiamo di quel tempo, l’energia del desiderio e del cuore, quella che permette di ri-conoscersi incontrando l’Altro.
La consapevolezza del desiderio e dell’affetto che provi per lui, ti pone in vantaggio e allo stesso tempo nel disagio dell’incertezza, ma anche di sapere chiaramente cosa vuoi e di definirti come gay.
Ti e mi chiedi, come puoi fare a sapere di lui? Io credo che tu, anzi voi, già sappiate come siete: come avvicinarvi l’uno all’altro, esprimete il vostro affetto, sapete incontrarvi scambiando gratificazioni attraverso il contatto fisico, riuscite a"giocare" e a sdrammatizzare tensioni che inevitabilmente incontrate quando siete con gli atri e, "conviene" NON SPORGERSI.
Il mio suggerimento è, ovviamente, orientato al COMING OUT e il senso di questo termine può e deve essere allargato rispetto alla semplicistica ma efficace definizione: "Io sono gay e lo dico".
Il coming-out è un processo che parte dall’AUTO-COMPRENSIONE per diventare ESPRESSIONE AUTENTICA DI SÉ. Allora per sapere cosa lui desidera per sé, come lui considera se stesso e cosa prova nei tuoi confronti, credo che, la cosa migliore sia che TU faccia il COMING OUT con… "kicco".
Di solito esprimere se stesso, aprirsi emotivamente induce, quasi magicamente (ma che poi tanto magico non è) l’Altro a fidarsi, ad aprirsi e ad esprimersi di conseguenza e, spesso, nella medesima occasione.
Ho alcuni interrogativi in questo momento che voglio inviarti: non stai andando un po’ di fretta? Puoi permetterti di "sostare" ancora un po’ coi tuoi desideri e aspettative? Forse potrebbe, (l’attesa giocosa) riservarti sorprese piacevoli e aiutarti a comprendere senza forzare cosa che potrebbe a una chiusura e a rifiuto; questo potrebbe essere un rischio che vale la pena considerare prima di agire.
Forse scoprirai se lo è, semplicemente incontrandolo di volta in volta, di carezza in carezza, senza il bisogno, per ora, di definizioni verbali che non raramente possono essere riduttive!
Saluti, Leo.
di Maurizio Palomba
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