Credo che molti gay evitino la confessione per paura di essere messi in discussione o non accettati o trattati come delle persone che non conoscono l’amore.
Questo ha una conseguenza molto negativa: molti gay non fanno i conti con la propria coscienza e non reputano degne di nota azioni infime e deprorevoli.
A me molte volte e’ capitato di avere la necessita’ di confessare il mio odio, la mia mediocrita’, la mia immaturita’ di uomo non santo, ma non l’ho fatto perche’ i sacerdoti avrebbe guardato piu’ alla mia omosessualita’ che alle mie cattive azioni. Due volte nella mia vita l ho fatto ed e’ successo prorpio questo.
E’ possibile confessarsi via internet?
Come al solito grazie
Felix
Caro Felix,
la tua domanda è assai originale.
E’ un po’ difficile pensare ad una vera e propria confessione via internet, ma io vorrei accostare alcune considerazioni a quelle che tu mi proponi nella lettera.
1) Tu manifesti l’esistenza di un grande desiderio di confronto, di dialogo, di ricerca. Come dici bene tu, questo manca a molti gay oggi nella chiesa. Però forse ti può servire sapere che oggi in Italia abbiamo costruito una bella rete di preti “competenti ed accoglienti” e di preti gay i quali davvero svolgono un prezioso ministero di dialogo e di ascolto con gay e lesbiche credenti. Non so dove tu abiti, ma è bene prendere contatto con queste persone se la distanza chilometrica non lo impedisce. Posso aiutarti?
2) Piuttosto di trovarti a fare i conti con il diffuso modello di confessori che condannano e “chiudono la porta”, è bene ricordare che la confessione fatta al sacerdote non è l’unico modo per accogliere il perdono di Dio. In ogni caso sul terreno dell’omosessualità puoi confrontarti come stai facendo via internet. Su altri terreni è più facile non essere “bombardati”.
3) Se hai la fortuna di vivere la tua fede in una comunità di base, in una comunità evangelica o in una parrocchia “aperta” e conciliare, puoi trovare delle significative esperienze “alternative” alla confessione auricolare fatta al sacerdote. Sono esperienze molto maturanti.
In ogni caso è davvero necessario alla nostra vita di fede riconoscerci peccatori e cantare le lodi al Dio che ci accoglie e ci perdona, ma non è mai prescritta come unica via la confessione fatta al sacerdote (come evidenziai nel mio libro “Oltre la confessione”).
Auguri di tanta pace
don Franco (www.viottoli.it – franco.barbero@viottoli.it)
di Franco Barbero
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