cari amici,
tralascio i comlimenti per la grande utilità che ha LEO perchè sono palesi e vado al sodo.
io ho 24 anni, gay autentico e soddisfatto, fuori dai ”giri” non per razzismo o paura ma solo per disinteresse. ho poche storie significative alle spalle ma molte notti consumate fra un preservativo e l’altro, e solo dopo anni comincio a capire cosa mi piace davvero.
ora sto con un ragazzo che ha 22 anni e mi vivo una storia in modo comletamente nuovo perchè lui mi sembra diverso da tutti gli altri che ho conosciuto, ma proprio questa sua diversità mi insospettisce. il punto è che lui non si definisce gay, non ritiene di avere una collocazione in qualche tipologia sessuale, e per questo fa sesso anche con le donne.
posso sembrare razzista ma devo dire che non ho mai creduto nella bisessualità: non può piacere una cosa e l’esatto contrario di questa. sarà perchè non ha avuto un percorso formativo sufficentemente adeguato ad una cultura gay o, se preferiamo, ad una sorta di accettazione completa e trasparente di sè. lui mi dice sempre che gli piace di me il fatto che ho le idee sempre chiare su tutto, ma poi cerca di far crollare le mie certezze sulla mia identità sessuale e sulla mia visione della mia vita. quello che temo è che lui sia profondamente insicuro e forse anche un pò terrorizzato dall’idea di sentirsi veramente gay, e il fatto che io sia già in pace con me stesso in modo così evidente penso che possa creare qualche problema.
io credo di avere una responsabilità nei suoi confronti, perchè sono il primo vero gay con cui si deve scontrare e in cui deve trovare riscontri. come devo gestire questa cosa? ho paura di deluderlo e spaventarlo perchè ha molti pregiudizi sulle abitudini sessuali dei gay, del resto è cresciuto da etero con tutto ciò che ne consegue (anche se ce l’ha scritto in faccia che è frocio).
e senza tralasciare questo aspetto, c’è anche il problema che lui porta avanti diverse relazioni parallele. la cosa mi manda in bestia perchè un conto è farsi una sveltina in discoteca con un perfetto sconosciuto e poi chiedere scusa col sorriso al proprio partner… ma altro conto è avere ragazze e ragazzi sparsi in giro che aspettano una telefonata da lui. è una questione di modi e non di sostanza, che secondo me fanno una grossa differenza.
l’unica cosa che mi dà forza è la certezza che fra tutti io sono quello di cui si è veramente innamorato e che si impegna con me nel costruire un bel rapporto nonostante la distanza che ci separa e i problemi che ne conseguono. penso solo che se un giorno comicerò a sentire il peso di queste sue abitudini per via di piccoli segni di allontanamento lo lascerò. ma ora no, non credo che questo sia un motivo sufficente per troncare una storia che ho voluto fino in fondo. o forse si? certo, io non sono mai stato ”fedele” a nessuno, però credo di non aver mai offeso le aspettative dei miei partner perchè le mie piccole sveltine occasionali e non cercate le ho sempre vissute come masturbazioni e non come relazioni.
anche in questo caso ci si dovrebbe aspettare una risposta del tipo:
ok ci sarebbe tanto da dire, ma penso che questo sia l’essenziale e la cosa che potrebbe interessare anche ad altri.
buon lavoro a tutti e grazie mille.
bullett
Caro bullett,
la tua situazione è abbastanza complessa: cerchiamo di semplificarla affrontando i due punti chiave separatamente.
1. la bisessualità del tuo ragazzo: definirsi bisessuali è perfettamente naturale e legittimo, proprio come definirsi omosessuali (per quanto la bisessualità sia statisticamente più rara). Certo, capita a volte che alcune persone si definiscano bisessuali per paura di sentirsi troppo diversi, perché magari ritengono che definirsi omosessuali sia una scelta ‘definitiva’ e quindi più difficile. Succede soprattutto durante le prime esperienze sessuali con persone dello stesso sesso, prima di una vera e propria ‘presa di coscienza’ del proprio orientamento. Tuttavia, non sempre è così, e si può essere tranquillamente in pace con se stessi anche definendosi bisessuali. Anche se tu vedi i segni una profonda insicurezza del tuo partner, e di un suo terrore di ‘sentirsi veramente gay’, pensa che ognuno ha i propri tempi per rendersi conto di ciò che è davvero, e, per quanto questo possa renderti ansioso o frustrato, anche tu dovresti rispettare i suoi tempi! E se poi si rendesse conto che è un ‘vero bisessuale’, ma ti amasse profondamente e si impegnasse a fondo nel vostro rapporto, sarebbe davvero così difficile accettarlo?
2. Il fatto che lui viva relazioni parallele può essere una minaccia alla vostra relazione, ma in effetti mi par di capire che non è tanto il tradimento che ti spaventa (ammetti di tradire anche tu) ma l’importanza che hanno queste relazioni per il tuo ragazzo. Credo che la cosa importante non sia tanto che lui rinunci a qualcosa perché tu hai rinunciato (se non ti ha chiesto lui fare delle rinunce, perché l’hai fatto? Come sai che questo è quello di cui LUI ha bisogno per essere felice?) quanto capire perché ha bisogno di avere molte relazioni, a che cosa gli serve. Parla con lui apertamente e chiedigli il perché delle sue scelte, poi prova a fargli capire il tuo disagio. Soprattutto, ricorda che il tuo ragazzo NON è te: è una persona che ti ama, ma con i SUOI bisogni e la sua visione di se stesso.
In bocca al lupo,
Paola
di Paola Paoletti
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