Le bollicine sul glande possono essere tanto innocue quanto sintomo di malattie piuttosto serie. Esse possono essere bianche (le cosiddette papule perlacee peniene) oppure rosse, tendente al rosa che, a seconda del motivo scatenante, possono avere una variabilità nelle caratteristiche piuttosto ampia.
In questo articolo andiamo ad approfondire di più a riguardo di una condizione che colpisce una percentuale molto alta di uomini.
Descriveremo prima le cause, i sintomi e le caratteristiche delle bollicine bianche sul glande e poi di quelle piccole bollicine rosse che si formano nella parte terminale del pene.
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Piccole bollicine bianche sul glande
Chiamate papule perlacee (o angiomifibromi genitali), le piccole bollicine bianche sul glande sono escrescenze di tipo benigno che si formano in genere alla base della struttura sensitiva apicale del pene.
La loro dimensione può variare da 1 a 3 mm ed il colore, più che bianco, varia tra il rosa ed il perlato.
Queste piccole bollicine sono asintomatiche e non provocano, quindi, alcun dolore, prurito o fastidio. Si tratta semplicemente di inestetismi che, se non trattati, possono rimanere per tutta la vita, provocando del disagio soprattutto psicologico, quando sono evidenti e numerose.
Tra i rimedi più utilizzati per far sì che le papule perlacee vengano rimosse ci sono i seguenti:
- Intervento con laser alla CO2, attraverso il quale ogni papula viene vaporizzata. Si tratta di un intervento particolarmente costoso;
- Il curettage, che consente la rimozione chirurgica delle papule attraverso uno strumento raschiatore chiamato “curette”;
- La crioterapia. L’utilizzo di temperature estreme permette di congelare e, di conseguenza, rimuovere le bollicine bianche sul glande.
Sul Web, tra i rimedi casalinghi, vengono sponsorizzati dei prodotti topici per il trattamento delle papule perlacee. Ti invitiamo a diffidare da queste soluzioni.
Ad ogni modo, per una corretta diagnosi, che garantisca anche l’assenza di malattie sessualmente trasmissibili, è opportuno rivolgersi a specialisti come l’andrologo e il dermatologo.
Piccole bollicine rosse sul glande
Se il colore delle bollicine è tendente al rosso, le cause possono essere differenti.
I puntini rossi sulla parte apicale del pene possono essere il frutto di cattive abitudini e comportamenti errati, come una masturbazione eccessiva, una scarsa igiene o l’utilizzo esagerato di detergenti intimi.
Le bollicine possono, tuttavia, essere anche la conseguenza di reazioni di tipo allergico, infezioni (come l’herpes genitale) e malattie contagiose della pelle (come la scabbia, l’infestazione della pelle causata da un acaro che causa chiazze cutanee rilevate, simili a papule).
La permanenza delle piccole bollicine rosse sul glande in certi casi può essere passeggera, in altri duratura. In quest’ultimo caso, i puntini possono essere il segnale, probabilmente, di una condizione patologica più seria, che necessita di un trattamento immediato e adeguato.
Ad ogni modo, rispetto alle papule perlacee, i puntini rossi possono causare prurito al glande, dolore, secchezza della pelle e, in certi casi, febbre.
Diagnosi e terapia
Nel caso il fenomeno dei puntini rossi sembri dovuto ad un’infezione, è necessario rivolgersi al medico. Attraverso l’osservazione del pene verranno prescritte delle analisi del sangue e verranno effettuati dei test allergici.
La terapia varia in base alle cause. Se ad esempio i puntini rossi sono causati da una masturbazione eccessiva, ti verrà consigliato di lasciare il pene a riposo per qualche giorno. E lo stesso discorso vale per l’utilizzo dei detergenti intimi, che dovranno essere usati in maniera limitata per un certo periodo di tempo.
Nel caso, invece, in cui le bollicine sul glande di color rosso siano causate da infezioni, farmaci antivirali che, seppur non consentano sempre la guarigione definitiva dall’infezione, possono essere molto efficaci nel limitare le conseguenze.
Sottolineiamo l’importanza della diagnosi effettuata da uno specialista. Senza di essa è impossibile che venga stilato un piano terapeutico adeguato.
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