Rev.do Don Franco
Sono un uomo di 43 anni sposato e con due figli.
Il peso è grande, come è grande la solitudine, e la mancanza di avere una guida spirituale religiosa. Abito in Brianza e non riesco a parlarne con nessuno, vorrei pregare con qualche persona come me, parlare di Dio, sentirmi perdonato, ma non so da chi andare, non so come trovare un po di serenità e pace. Ho pagato caro questo amore, da ingenuo ho preso anche la sieropositività, la storia è tanto bella quanto triste, ho bisogno di sentire Dio un po’ vicino per portare questo peso, ma da chi vado? Con chi posso parlare, piangere, sfogarmi?
Lei può aiutarmi? C’è qualche prete tra Como o Lecco che segue questa problematica?
Grazie se mi può aiutare. Un saluto e una preghiera sincera a quel Dio che abbiamo in comune
Renato
Caro Renato,
ho qui sul tavolo, tra centinaia di altre lettere il tuo scritto di pochi giorni fa. In poche righe hai concentrato un “racconto di vita” denso, faticoso, e pieno di interrogativi.
1) Non so quale sia il livello di comunicazione che tu e tua moglie riuscite ad avere su tutti i problemi che vi trovate ad affrontare. Quindi le mie parole, fuori da un contesto preciso, corrono il rischio di essere fin troppo generiche. Del resto, caro Renato, nella mia vita ho spesso constatato che la cosa più onesta e più bella sta nel metterci accanto a cercare insieme qualche eventuale risposta.
2) Purtroppo devo dirti che non ho presente se nella tua zona c’è un prete al quale potresti indirizzarti. Saprei invece indicarti un prezioso indirizzo di Milano, se ti è utile e possibile spostarti.
3) Comunque è davvero importante che tu ti colleghi e non porti da solo alcune sofferenze. Esiste infatti la possibilità di rivedere la luce del sole dopo anni di nebbie. Vedo che hai una profonda fede in Dio e senti l’esigenza di coltivarla. Anche tu hai il diritto di un po’ di serenità e di pace. Vorrei intanto dirti che il perdono di Dio di cui mi parli e di cui senti il bisogno già ti avvolge. Puoi esserne sicuro.
4) Vorrei tanto incontrarti e, tra le altre cose, parlare con te di questo AMORE con cui Dio ci accompagna affinchè tu possa assaporare nel tuo cuore la Sua tenerezza, il Suo sorriso. Poi … del perdono di Dio ne abbiamo bisogno tutti … a partire da me. Tu non sei più peccatore del tuo vescovo, del tuo parroco, di me e di altri. L’omosessualità è un dono di Dio, non un peccato o una perversione.
Se tu vieni un sabato, puoi fermarti anche la domenica mattina e poi ripartire. Non c’è alcuna difficoltà ad ospitarti. Alcuni vissuti più intimi non si possono affrontare serenamente ed adeguatamente per lettera. Per facilitare la comunicazione a parte ti invio anche il mio numero di telefono riservato in cui mi trovi facilmente la sera dalle 23 alle 24 o il giovedì mattino dalle 9 alle 12.
Sì caro Renato, restiamo uniti nella preghiera a quel Dio che ci rende vicini anche se ci separano mille chilometri.
Ti abbraccio
don Franco Barbero (www.viottoli.it – franco.barbero@viottoli.it)
di Franco Barbero
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