James Franco, come ben sappiamo, è probabilmente l’attore che ha avuto più ruoli LGBT nella storia del Cinema e continua a prestare il suo volto, il suo corpo e la sua arte per interpretare personaggi LGBT. Ma la sua “ossessione” coi ruoli gay ha un motivo preciso e l’ha rivelato in un’intervista a Rolling Stone.
James Franco ha detto che il suo interesse per l’omosessualità nacque quando studiava in università:
Quando studiavo alla NYU ho seguito lezioni di studi critici, e uno dei miei preferiti era quello sul cinema queer. Nei nostri film, pubblicità, in televisione abbiamo raccontato le storie eterosessuali ormai fino ad averne la nausea, e penso sia salutare lavorare su storie che, invece, interrompano questo filone ultra-indagato, e che facciano riflettere su altro, su percorsi narrativi differenti e, sì, più interessanti. Questo è quello che un’artista deve fare.
Una dichiarazione forte, che ovviamente non intende discriminare gli eterosessuali in nessuno modo (essendo lui in primis etero!), ma comprensibile. Dopo tutto lo spirito di un attore, di un’artista, non è quello di raccontare cose nuove e sempre diverse? Storie non comprese nella loro totalità dalla comunità? Le storie eterosessuali, giustamente, sono chiaramente accettate e possono risultare non così interessanti agli occhi di chi, oltre che recitare, ha studiato Cinema e vuole davvero lanciare dei messaggi d’innovazione.
E tra tutti i personaggi LGBT già al suo attivo, e i prossimi a venire, James Franco ha anche pubblicato (nel 2015) un libro sul tema, dal titolo “Straight James / Gay James” dove l’attore scrive della sua vita di attore, della sessualità, d’identità, gender, famiglia, Gucci, Lana Del Rey, James Dean e Hollywood in generale.
Penso di essere gay nell’arte e etero nella vita.
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