C’è di nuovo il logo di Expo 2015 sulla locandina del nuovo convegno sulla famiglia naturale organizzato dalla Regione il prossimo 17 ottobre all’auditorium Gaber del grattacielo Pirelli.
Nonostante le polemiche sollevate anche dal Bie, l’ente internazionale che organizza le Esposizioni universali, in occasione del precedente convegno lo scorso 17 gennaio per l’uso del logo di Expo sulla locandina dell’evento e di un secondo appuntamento ad agosto, Roberto Maroni e l’assessore regionale alle Culture Cristina Cappellini della Lega non ci hanno ripensato. Anzi, hanno addirittura parafrasato il tema di Expo 2015 per il titolo del convegno sulla tutela e il rilancio del ruolo della famiglia: “Nutrire la famiglia per nutrire il futuro“.
Tra i relatori, il giornalista e scrittore Claudio Risè, la fondatrice di ‘Manif Pour Tous’, Ludovine De La Rochére, il portavoce del Comitato difendiamo i nostri figli Massimo Gandolfini, Giovanna Rossi docente all’università Cattolica e Giancarlo Blangiardo docente alla Bicocca. Moderatore, il direttore di Tempi Luigi Amicone, lo stesso che a gennaio nel corso del precedente convegno cacciò dal palco lo studente 22enne della Bocconi Angelo Antinoro che aveva osato chiedere: «Siete sicuri che i vostri figli siano tutti eterosessuali?».
Oggi alle 17 al Pirellone, invece, la Lega presenta la sua mozione «contro l’insegnamento del gender nelle scuole lombarde». In un convegno dal titolo eloquente: ‘Il gender va fermato’. L’Arcigay si domanda: «Chi proteggerà i nostri figli perché gay?». Ed a vedere cosa è successo in Sicilia e nella lombardissima Monza nei giorni scorsi, la domanda è davvero efficace.
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