https://www.instagram.com/p/B9IW1swDT02/
38enne ex membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato dell’Illinois dal 2009 al 2015, Aaron Schock ha fatto coming out sui social. Nulla di clamoroso se non fosse che Schock sia celebre negli Usa perché deciso conservatore, a lungo in sella ad autentiche battaglie in difesa della famiglia tradizionale. Da omofobo a gay, il passo è stato breve.
“Sono gay”, scrive Aaron su Instagram in una lunghissima confessione. Schock giustifica ora la sua precedente e a lungo sbandierata opposizione al matrimonio egualitario come un prodotto dei tempi, una semplice posizione a suo tempo condivisa da altri politici di spicco come John McCain, Hillary Clinton e Barack Obama. Aaron, ovviamente, non torna neanche per un attimo sulle sue incredibili battaglie passate, vedi il suo voto contrario alla revoca del divieto nei confronti dei militari LGBT e il suo voto contrario ad una legge contro l’omofobia. Nei suoi sei anni in carica, Schock ha ottenuto un punteggio dello 0% dall’HRC, in riferimento proprio a politiche inclusive. Ma oggi, sostiene Aaron, sarebbe tutto diverso, se fosse ancora al Congresso.
La verità è che se fossi al Congresso oggi sosterrei i diritti LGBTQ in ogni modo possibile. Mi rendo conto che alcune delle mie posizioni politiche sono contrarie alla maggioranza del movimento LGBTQ, e io rispetto queste differenze. Spero che la gente mi permetta lo stesso di farne parte. Ora posso vivere apertamente come omosessuale grazie alle persone straordinarie e coraggiose che hanno avuto il coraggio di lottare per i nostri diritti quando io non l’ho fatto: attivisti della comunità, leader e gente comune LGBT. Blogger gay che hanno indirizzato le persone verso la nostra causa.
Una sorta di lavaggio della coscienza per il male fatto alla comunità tutta, quello di Aaron, che poi punta il dito contro i propri genitori: “Per quanto riguarda la mia famiglia, ricevo ancora e-mail occasionali che cercano di spedirmi in terapia di conversione, ma di recente al matrimonio di un nostro parente mia madre mi ha detto che se c’è qualcuno di speciale nella mia vita, vorrebbe incontrarlo. Sono ottimista per il futuro e pronto a scrivere il prossimo capitolo della mia vita“.
Una confessione social che ha scatenato il web USA, perché Schock è arrivato al congresso ed ha fatto carriera proprio sbandierando omofobia a giorni alterni. Ora, a 5 anni dalle sue dimissioni, in seguito a svariate critiche sul suo utilizzo dei fondi federali, la maschera è caduta.
https://www.instagram.com/p/B9W8bGvjTp-/
https://www.instagram.com/p/B4Fm9fjjXD9/
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
si potrebbe essere gay e non condividere le famiglie gay, ma la famiglia tradizionale.se invece la pensava diversamente e non ha lottato solo x interesse personaleè da CANCELLARE DALLA VITA POLITICA E DIFFIDARE COME PERSONA. questo si vuole riciclare come futuro difensore dei diritti lgbt.da allontanare subito.