Tutti i sacerdoti, d’ora in avanti e “per sempre”, potranno assolvere durante la confessione chi ha commesso il peccato dell’aborto: sia la donna e chi con lei decide, sia il personale medico e paramedico.
La decisione rivoluzionaria del Papa è contenuta nella lettera apostolica Misericordia et misera pubblicata oggi, in chiusura del Giubileo. Il Codice di diritto canonico verrà rivisto per recepire la decisione che è già in vigore.
Ecco le parole del documento: “Perché nessun ostacolo si interponga tra la richiesta di riconciliazione e il perdono di Dio, concedo d’ora innanzi a tutti i sacerdoti, in forza del loro ministero, la facoltà di assolvere quanti hanno procurato peccato di aborto. Quanto avevo concesso limitatamente al periodo giubilare viene ora esteso nel tempo, nonostante qualsiasi cosa in contrario”.
La decisone non deve portare però ad giudizio meno severo sull’aborto: “Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre. Ogni sacerdote pertanto si faccia guida, sostegno e conforto nell’accompagnare i penitenti in questo cammino di speciale riconciliazione”.
L’anno scorso Francesco aveva motivato così quella che avrebbe dovuto essere una concessione temporanea: “Penso, in modo particolare, a tutte le donne che hanno fatto ricorso all’aborto. Conosco bene i condizionamenti che le hanno portate a questa decisione. So che è un dramma esistenziale e morale. Ho incontrato tante donne che portavano nel loro cuore la cicatrice per questa scelta sofferta e dolorosa. Ciò che è avvenuto è profondamente ingiusto; eppure, solo il comprenderlo nella sua verità può consentire di non perdere la speranza. Il perdono di Dio a chiunque è pentito non può essere negato, soprattutto quando con cuore sincero si accosta al Sacramento della Confessione per ottenere la riconciliazione con il Padre”.
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Non riesco a capire dove starebbe la notizia. Se uno si pente in profondità sarà il sacerdote e non il Vescovo ad assolvere i suoi peccati. Vabbè sta annullando la differenza tra vescovi e sacerdoti, ma si sapeva la moda è quella. Per gli omosessuali c'è lo stesso trattamento: se viviamo in castità, da soli, abbandonando chi amiamo siamo perdonati. Altrimenti niente assoluzione. Il marketing ovviamente e l'ignoranza di molti siti, anche gay, hanno fatto credere altrimenti.
Il solito marketing... 'possono assolvere' o 'se è pentita di aver abortito'. Se conoscesse veramente il dramma delle persone che ricorrono all'aborto una persona amorevole, buona e accogliente non chiederebbe mai ad una donna che ha abortito di pentirsene. Religione del vomito morale.
Tutti i peccati hanno bisogno di pentimento e ravvedimento, non basta dire :"cosa passa una persona per prendere tale decisione". Dio è misericordioso con chi si pente con cuore sincero no con chi pecca e continua a peccare, cosa passa per un assassino, un ladro o un truffatore non regge il confronto. Il perdono viene da Dio non certo dagli uomini, un prete non può rimettere peccati a nessuno! Mio personale parere, poi questo Papa non mi piace perchè dice una cosa e ne fa un'altra, non è da Dio avere ambiguità e lui ne ha veramente tante. Con Dio solo posizione netta non certo come questo papa che dice una e ne sbaglia due!
Delle minchiate cattoliche, sensi di colpa e divinità ridicole a me non interessa. Mi interessa invece far notare ancora una volta la misoginia di questa gentaglia e di chi la segue. Bisogna sempre cercare dei metodi per far sentire sbagliati gli altri. Ci sono donne che hanno abortito e che non si PENTONO di quello che hanno fatto, soffriranno e staranno male ma hanno preso la decisione con calma e riflessione, anche se molto dolorosa. O ancora ci sono donne che hanno abortito per costrizione, sono peccatrici? Qui l'unico peccatore è un individuo che giudica e stabilisce se altri individui devono sentirsi peccatori o meno, mentre non fa nulla per cambiare i soliti problemi di un'organizzazione cancerogena ed ipocrita, se non proclami fumosi e pieni di fuffa. Che religione per poveri di spirito e di cervello!!
Ma lei tre mesi nn aveva detto di non seguire più questo sito?? Comprendo l ipocrisia del credente ma almeno questa volta sia coerente. E vada fuori dai coglioni
La religione, credere in un'entità superiore è per gente meschina, debole e decisamente stupida...