E’ morto all’età di 51 anni, Stefano Campagna, volto noto del TG1, il primo giornalista del TG1 a fare coming out , nel 2007.
Stroncato da un tumore al cervello contro cui lottava da tempo, Campagna era solito partecipare ai Pride della Capitale dove lo si poteva incontrare sempre sorridente e pronto a dare il suo contributo alla lotta per i diritti lgbt. Nel 2010 aveva partecipato a “Ballando con le stelle”.
Durante un’intervista ad una emittente radiofonica, rilasciata nel 2007, aveva dichiarato: “Vivo la mia vita con la quotidianità di chiunque altro. Non sono ‘dichiarato’, sono una persona che lavora e che non ha nulla da nascondere. Quella che i benpensanti chiamano ostentazione per me è vita. Mi stupisce che la cosa stupisca. E spero che smetta di stupire”.
Vittima egli stesso di omofobia, era stato testimonial della Gay Help Line. “Sono stato picchiato dai naziskin nel ’92 quando conducevo una trasmissione a tematica gay su un’emittente del Lazio, Teleregione – aveva raccontato durante l’intervista del coming out -. L’omofobia esiste ancora ed esiste ancora un certo imbarazzo. Imbarazzo dimostrato, ad esempio, dal difficile cammino dei Dico”. A volerlo in forze al TG1 Mattina, dopo anni di precariato, era stato nel 2005 l’allora direttore Clemente J. Mimun che oggi lo ricorda così: “Per chi non lo conosceva Stefano era un bravo giornalista e conduttore del TG1. Era solare, generoso e sfortunato. Non lo dimenticherò”.
Molti i messaggi di cordoglio che in queste ore stanno affollando la bacheca di Facebook del giornalista, specialmente di colleghi e attivisti per i diritti lgbt. Tra gli altri, Paolo Colombo, giornalista de La7, ricorda “il collega e amico di coming out” e sulla propria bacheca scrive: “E’ stato un onore ed un piacere averti conosciuto”. Anche Flavio Romani, presidente di Arcigay nazionale, ha rilanciato la notizia per ricordare il giornalista.
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