Gay e lesbiche hanno il diritto legale di adottare bambini in tutti e 50 gli Stati che formano gli Stati Uniti d’America: ci siamo arrivati.
Il 7 aprile 2017 infatti il Nebraska è stato l’ultimo Stato statunitense ad aprire alle adozioni gay.
Danielle Conrad, direttore esecutivo in Nebraska dell’American Civil Liberties Union (ACLU), organizzazione non governativa prossima a compiere il primo secolo di vita (fu fondata nel 1920), è raggiante: “Ci sono decine di migliaia di persone LGBT che chiamano il Nebraska casa e migliaia di bambini che hanno bisogno di un posto sicuro. Questa vittoria rende il motto del Nebraska – Equality before the Law – più vero e credibile per tutti”.
Leslie Cooper, che cura il progetto LGBT & HIV dell’ACLU, aggiunge in un comunicato: “L’era in cui gli Stati giudicavano i membri della comunità LGBT inabili ad essere genitori è finalmente finita”.
Gli oltre 3800 bambini che ogni giorno in Nebraska sperano di essere adottati ora avranno una possibilità in più.
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E io ancora una volta ripeto che la differenza sta nel fatto che la Corte Suprema americana ha applicato il principio di uguaglianza mentre la corte costituzionale italiana interpellata sul matrimonio egualitario invece no. E questo perché composta da una casta di cattocomunisti e clericobigotti nominati dai partiti e dai sindacati corporativi dei giudici.