Le denunce di aggressioni omofobe corrono veloci sui fili dei social network. Solo questa mattina abbiamo riportato di una violenza ai danni di un giovane adolescente di Roma, ora il racconto di un altro atto molto grave di omofobia viene riportato da Youssef Komeiha. Il ragazzo di appena 17 anni, conosciuto per essere uno dei protagonisti de ‘Il Collegio 3’, ha riportato di essere stato preso di mira per strada perché considerato gay. Un scontro verbale che ha segnato nel profondo il ragazzo di origini libanesi ma residente a Napoli. La vittima lo ha rivelato a Webboh.
Un gruppo di ragazzi ha cominciato a prendermi in giro mentre camminavo per strada. All’inizio ho fatto finta di nulla cercando di ignorare gli insulti. Ma è valso a poco. Sono volate parole pensanti come ‘Fr**io di me***a’, ‘Vergognati’, ‘Ri****ione’. Dopo si sono anche avvicinati per avere con me un confronto diretto e hanno provato ad allungare le mani. Per fortuna però sono riuscito a scappare.
Youssef, che ribadisce di non essere gay, sottolinea come “al giorno d’oggi una persona si può innamorare di chiunque senza differenza di sesso e/o di razza“. “Voglio far capire alla gente che la violenza non porta da nessuna parte. L’amore non ha filtri né confini. Le persone non devono più avere paura“.
Altra violenza giustificata, altro odio ingiustificato che i giovani di oggi sono costretti a subire. Che sia una violenza fisica o verbale, nessuno dovrebbe essere attaccato per il proprio orientamento sessuale. Quella di Youssef Koomeiha è solo una delle tante aggressioni omofobe che avvengono in Italia. E in un periodo storico come il nostro, quando è che finalmente si decide a portare avanti una legge contro l’omofobia?
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