La Repubblica di oggi riporta una intervista al sindaco di Milano Albertini in cui si affrontano anche domande relative alla posizione del sindaco sull’omosessualità. Il giornalista affronta di petto l’argomento chiedendo ad Albertini quale sia il problema relativo alle affermazioni di Bossi in cui si sospettava la sua omosessualità; Albertini replica senza scomporsi: «Non c’è problema, né l’uno né l’altro. Non sono omosessuale e non lo sono mai stato».
E aggiunge: «Per quanto mi riguarda continuo a non spiegarmi da dove vengano fuori le voci su di me, se non forse dal fatto che ho una compagna che è molto tassativa nel non voler comparire».
Il sindaco in questi giorni è anche al centro di polemiche da parte di Arcobaleno, il comitato organizzatore del Pride milanese, per aver concesso Piazza Duomo per una manifestazione di AN dopo averla rifiutata per il Gay Pride. Nel corso dell’intervista commenta le sue posizioni riguardo ai gay dicendo: «Il Gay Pride: non siamo in condizioni di impedire alcunché, né vogliamo farlo. Ma siamo liberi di dare o meno il nostro patrocinio: e non lo diamo. Perché l’omosessualità è un atteggiamento legittimo ma opinabile, che contraddice un principio fondante della nostra società. E poi che senso hanno queste manifestazioni? C’è quella degli omosessuali, potrebbe esserci quella degli etero, oppure quella degli onanisti».
E Albertini assicura che in quella degli onanisti «ci si riconoscerebbero in molti: almeno una volta ci siamo passati tutti».
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