Alessandro Reda lo ha trovato sotto la porta di casa. Un biglietto scritto a mano con un pennarello nero, consegnato vigliaccamente in anonimato, senza farsi vedere. Un messaggio pieno di insulti omofobi, che gli augura la morte.
Schifoso ricch*one, ma quando ti cacciano di casa?! Sei la vergogna di Montemiletto, ci vorrebbe la camera a gas. E’ meglio che ti uccidi.
Montemiletto è piccolo paese di 5.300 abitanti, in provincia di Avellino, in Campania. Tornando a casa, ieri sera, Alessandro ha trovato il messaggio omofobo. Come ha detto, non è rivolto solo a lui, ma all’intera comunità. Ma Alessandro è sicuro che la maggior parte dei suoi compaesani stanno dalla sua parte, e non permetterà che un clima di odio si diffonda anche nella sua città.
Chi ha scritto questo messaggio a me indirizzato non solo attacca me ma attacca un’intera comunità. Non mi fermerete con le vostre intimidazioni e il vostro odio. La maggioranza dei miei compaesani non è con te o con voi. Sono fiero di quello che sono, la mia famiglia mi ama e continuo per la mia strada.
Così ha risposto al messaggio, pubblicando la foto del biglietto sul suo profilo Facebook. Il post nel giro di poche ore è stato condiviso oltre 200 volte, e i commenti di solidarietà continuano ad arrivare e hanno superato i 600. Così, l’ennessimo atto omofobo è stato diffuso in tutta Italia.
Nessuna idea su chi possa essere il responsabile o i responsabili di questo gesto. Ad Alessandro poco importa, continuerà comunque a vivere liberamente la propria vita, come dovrebbe essere.
Anche il sindaco di Montemiletto condanna il messaggio omofobo
Il sindaco ha subito sostenuto il ragazzo.
Gesti ignobili, che meritano una ferma condanna. Il rispetto della libertà e della dignità dell’essere umano sono condizione imprescindibile per dirsi soggetti dotati di raziocinio.
A nome mio e della comunità che rappresento, esprimo solidarietà e vicinanza a chi è stato vittima di incivili e vigliacchi messaggi di odio.
Le parole del sindaco della città, che esprime solidarietà e vicinanza al ragazzo, dimostrando che Alessandro è conosciuto e amato dalla comunità di Montemiletto. O meglio, da gran parte della stessa.
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