La mamma degli omofobi, si sa, è sempre incinta. Pochi giorni dopo aver celebrato la giornata internazionale contro l’omotransfobia, l’omofobo di turno si è palesato su Twitter, sull’account ufficiale di Alitalia.
L’ ex compagnia aerea di bandiera italiana, in perenne crisi e di fatto messa in vendita dai 3 commissari di governo che hanno pubblicato un bando per raccogliere le manifestazioni d’interesse, ha ricordato la giornata internazionale dei musei con un tweet raffigurante il David di Donatello in partenza, con trolley a traino, e questo messaggio: ‘È impossibile resistere alla #GiornatainternazionaledeiMusei #InternationalMuseumDay! Vola verso l’arte‘. Nulla di sconvolgente se non fosse per l’omofoba e a dir poco gratuita risposta di un utente, che ha così replicato:
‘Finoccki, grazie per star affondando l’Italia‘, il becero commento trainato da un agghiacciante italiano, a cui l’account di Alitalia ha immediatamente e splendidamente risposto: ‘Grazie a te per averci ricordato che la battaglia contro la discriminazione non è ancora vinta #loveislove‘. Tanti, e meritati, i complimenti per la pronta e decisa reazione, con diversi utenti che ne hanno poi approfittato per colpire ed affondare l’utente omofobo: ‘È bello vedere come omofobia, ignoranza ed incapacità di scrivere in italiano vanno sempre a braccetto‘, il cinguettio di tale Stefano, seguito da questo tweet di Vittorio: ‘Se la tua maestra di italiano leggesse questa frase, ti picvhierevve con un vicabolario guarda…‘.
Economicamente a pezzi, Alitalia ha per lo meno dimostrato di saper reagire con energia agli ormai scontati troll da tastiera, talmente accecati dall’odio nei confronti della comunità LGBT da vedere omosessuali ovunque. Insulti, quelli che quotidianamente vengono vomitati addosso a tutti noi, fortunatamente sempre più stigmatizzati anche dalle grandi aziende, dai marchi più importanti e dagli account social che tutto, o quasi, devono al rapporto diretto con i propri clienti. Omofobi compresi.
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Io mi domando piuttosto quanto ci costa mantenere chi gestisce l'account Twitter di Alitalia. Della frasetta gay-friendly non me ne può fregar di meno, pensassero a far funzionare l'azienda invece di rispondere alle farneticazioni di un bimbominkia semianalfabeta.
Sagge parole anche queste.
Magari i finocchi cioè noi gay governassimo l'Italia o anche solo Alitalia: D@G Armani Valentino Versace e amolte altre maison di moda danno lavoro direttamente o indirettamente a 5 milioni di italiani e producono il 10% del PIL da anni. Evidentemente ne capiamo molto di economia.
E mamma mia hai fatto proprio degli esempi di virtuosismo e di contributo all'economia italiana. Non a caso delocalizzano tutto il lavoro in Oriente. Va la va che ne facciamo volentieri a meno. Mi fa impressione invece l'attacco diretto in perfetto stile ghestapho nel confronti del ragazzo che ha usato impropriamente il nome di un ortaggio. Siete alquanto penoso Alitalia compresa.
Scusa... ma secondo i te gay sono tutti stilisti? Poi ci lamentiamo degli stereotipi...
Non è difficile da capire: m9kti dei marchi del lusso sono stati fondati da stilisti gay. Ma nessubo ha scritto né inteso dire che i gay sono tutti stilisti semmai il contrario cioè che gli stilisti sono spesso gay. Ci sono milioni di gay in Italia io ho parlato di 5 stilisti. Problemi con la semantica italiana?
Dove c'è scritto che è di Donatello?
Nell'articolo!
Nella foto vedo il David di MICHELANGELO, non di Donatello.