Ha fatto il giro del mondo la drammatica storia di Anthony Avalos, bimbo di 10 anni massacrato di botte e ammazzato dalla mamma e dal fidanzato perché presumibilmente gay.
Sabato 21 luglio, nella parrocchia di San Junipero Serra a Quartz Hill, si sono tenuti i funerali, ai quali hanno partecipato centinaia di persone. In tanti si sono presentati in chiesa vestiti da supereroi, perché il piccolo Anthony era un fanatico dei cinecomics.
Maria Barron, la zia di Anthony, ha ringraziato la comunità per essersi ritrovata, mostrando il proprio sostegno a suo nipote. L’udienza nei confronti di Heather Maxine Barron, 28enne madre del bambino, e Kareem Ernesto Leiva, 32enne suo compagno, è stata intanto rinviata al prossimo 3 agosto.
La donna è stata accusata di aver ammazzato di botte il figlio, al termine del suo coming out. Anthony aveva appena confessato alla mamma di provare attrazione sia per le femminucce che per i maschietti. Una furia cieca si è a quel punto abbattuta sul bambino, arrivato in ospedale senza vita e con segni di sigarette spente sul volto, lividi ovunque e ferite sulla testa. Frustato con un cordino e sbattuto contro il muro, il bimbo è stato torturato persino con della salsa bollente. Se condannata, la donna rischia fino a 22 anni di carcere, mentre il suo fidanzato fino a 32 anni. Ma c’è chi chiede l’ergastolo.
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Aspetto con ansia un commento di Adinolfi, o Pillon, o Costanza Miriano. La vita di questo povero bambino non vale nulla per loro immagino. e la colpa di questi due incredbili assassini è sicuramente minore visto che il figlio si era dichiarato potenzialmente bisessuale.