DUBAI – L’Arabia Saudita viola alcuni diritti umani fondamentali, come il diritto alla privacy, a un processo equo e alla libertà dalla tortura, incarcerando e perseguitando presunti omosessuali. E’ la denuncia di Human Rights Watch, secondo cui le autorità saudite hanno arrestato un centinaio di persone presenti a una festa nella città di Gedda, sul Mar Rosso, processando molti di loro a porte chiuse e senza difesa. Alcuni dei partecipanti sono stati condannati a due anni di carcere e a 2.000 frustate per “offese indefinite”.
Human Rights Watch fa riferimento a un giornale filogovernativo online, Al-Wifaq, che riferiva in un rapporto del 16 marzo che gli uomini “si comportavano e danzavano come se fossero donne”.
L’omossessualità è considerate un peccato dalla religione islamica ed è vietata in Arabia saudita e negli altri paesi musulmani. Nel Regno saudita l’offesa può essere punita col carcere o con la frusta.
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