Attacco social alla senatrice Maiorino dopo la presentazione del ddl contro l’omofobia

Strana coincidenza che i post siano apparsi dopo il ddl di cui è la prima firmataria.

maiorino
2 min. di lettura

Un grave e vile attacco, quello contro la senatrice grillina Alessandra Maiorino. Subito dopo la presentazione in conferenza stampa del ddl contro l’omofobia, di cui lei è la prima firmataria, su Facebook sono usciti alcuni suoi vecchi post, con insulti, offese e bestemmie. Post fake, specifica la senatrice, in quanto non avrebbe mai scritto, risalenti al dicembre del 2008. I post incriminati, 5 in tutto, sono uscita la sera del 27 settembre, 24 ore la presentazione del ddl. 

Proprio per questa tempistica, Alessandra Maiorino ne è sicura: si tratta di alcune persone che vogliono contrastare l’iter del ddl, attaccando chi l’ha proposto. Difatti, subito dopo l’apparizione dei post blasfemi, la senatrice è stata criticata. E qualcuno addirittura è arrivato a chiedere le dimissioni da vicepresidente del gruppo Movimento Cinque Stelle al Senato. Il fatto è stato subito notato, e la senatrice è intervenuta spiegando che si tratta di:

Post fake costruiti ad arte per denigrarmi dopo la conferenza stampa di presentazione del 26 settembre. Non ho mai usato un tale linguaggio. Immaginarsi se potevo farlo addirittura sui social e, per giunta, a raffica lo stesso giorno.

Piena solidarietà per la parlamentare, anche da Franco Grillini il quale ha condannato il gesto e che ha parlato delle “destre peggiori” presenti in Italia, ricordando però che negli altri Paesi leggi importanti sul campo dei diritti come il matrimonio egualitario o una legge contro l’omofobia sono state approvato con dei governi appunto di destra.

Denuncia della Maiorino alla Polizia Postale

Martedì, Alessandra Maiorino ha scritto sui social un nuovo post, in cui informa di aver denunciato quanto accaduto alla Polizia Postale, per rintracciare chi ha effettivamente pubblicato quei fake post. Sul nuovo messaggio su Facebook, ha voluto sottolineare nuovamente la sua ipotesi, che collega l’apparizione dei post con la presentazione del ddl:

Certo, fa riflettere il fatto che questa campagna diffamatoria abbia avuto inizio proprio all’indomani della presentazione alla stampa del mio disegno di legge contro l’omotransfobia.  Ma non mi faccio intimidire. Il rispetto dell’altro è un punto essenziale di ogni mia azione politica e continuerò a portare avanti le mie battaglie per i diritti di tutti. 

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bacibaci 3.10.19 - 22:32

I gay che votano Slavini Meloni e company hanno chiesto a Salvini Meloni e company di esprime solidarietà ad un avversario politico bersaglio della lobby anti-gay? Che poi è la lobby che ha in mano internet, perchè se non ve ne siete accorti internet è piena di fake news anti-gay e questi siti con fake news anti-gay sono gli stessi siti che vanno a braccetto con Salvini Meloni e company.

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