Non c’è estate italiana, oramai, senza omofobia da spiaggia.
Da Bacoli, in Campania, arriva infatti la prima denuncia di stagione di una coppia respinta all’ingresso di un locale perché gay. Daniele Bausilio, via Facebook, ha riportanto quanto accaduto sabato sera.
‘Io e mio MARITO Giuseppe Pitirollo siamo andati al Lido TURISTICO all’ingresso ci è stato detto che non potevamo entrare perché non accompagnati e alla nostra spontanea e ingenua domanda : accompagnati da chi?….loro hanno risposto da donne…perché si entrava in coppia (e non era una serata a tema ma bensì una tranquillissima serata) noi abbiamo detto che la coppia eravamo noi e da un anno anche per legge….loro ci hanno sbattuto in faccia il fatto che per loro la coppia è formata da uomo e donna…..
provo una tale collera e una tale tristezza….perché dopo anni di lotta per i nostri diritti ci ritroviamo in una situazione del genere…… ci siamo sentiti umiliati, discriminati, offesi e feriti, di fronte a tale ignoranza.… chiedo il vostro aiuto per la condivisione per far sapere a più persone lo schifo e l’ignoranza che c’è ancora in giro……‘.
La denuncia è diventata immediatamente virale grazie alla condivisione dell’attore napoletano Gianfranco Gallo, visto nel 2016 nello splendido Indivisibili, che ha subito fatto suo il caso: “Provincia italiana 1923? No, 2018 Lido Turistico, Napoli. Ora faccio un casino. Non finisce qui. Se questi del locale hanno da darmi la loro versione facessero presto”.
Monica Cirinna, via LaRepubblica, ha così commentato la vicenda: “Se corrispondesse al vero la notizia che a una coppia gay è stato impedito l’accesso in un locale pubblico nell’area flegrea, sarebbe una cosa gravissima. Le autorità comunali intervengano sul locale, sanzionando pesantemente la proprietà, per ripristinare il buonsenso e la legge“.
I proprietari del Lido, sempre quanto riportato da Gallo e sul Corriere Della Sera, hanno rigettato le accuse di omofobia parlando di un ingresso negato nei confronti dei due ragazzi perché ‘ubriachi’. Il figlio del proprietario del locale in questione, omosessuale dichiarato, ha pubblicato sui social la sua versione dei fatti: “Mio padre, che lavora alla sicurezza del lido in questione e presente al momento, mi ha chiamato per spiegarmi la dinamica dell’accaduto che si puo’ riassumere nel fatto che i ragazzi fossero gia’ brilli alla porta. Dopo che i ragazzi sono stati respinti si sono seduti nelle vicinanze del locale dicendo di voler chiamare i carabinieri (cosa che poi hanno fatto) e inveendo al personale del locale. A quel punto mio padre si e’ avvicinato ai ragazzi per spiegargli i motivi del “respingimento” arrivando a mostrare delle fotografie del mio matrimonio per far capire ai ragazzi che non si trattasse di un caso di omofobia. Si sono stretti la mano e mio padre ha pensato che sarebbe finita li. E invece il post di stamattina. Sono stato con mio MARITO al Turistico piu’ volte e posso assicurare che non siamo stati trattati in maniera diversa da altri clienti. Mi spiace davvero tanto che i ragazzi se la siano presi a tal punto e mi spiace di leggere di queste discriminazioni che continuano ad esserci nel nostro paese ma davvero non e’ questo il caso.”
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