È iniziato il processo a Roberto Benatti, 53 anni, di Belluno, noto per i vari studi di fisioterapia che gestiva in zona. Le accuse contro di lui sono pesanti: non solo avrebbe violentato 48 uomini suoi pazienti dopo averli narcotizzati ma non sarebbe neanche un vero medico.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Benatti, che operava nell’ambito della medicina sportiva, almeno dal 2003 avrebbe approfittato di quei pazienti che avevano dei problemi nella zona del bacino, li narcotizzava e poi abusava sessualmente di loro. Tutto è stato scoperto quando l’ennesima vittima non si è addormentata del tutto, accorgendosi di quello che stava succedendo. È riuscito a farsi sentire dalle persone che lo avevano accompagnato alla visita, che sono entrate nello studio e hanno trovato il medico in atteggiamento inequivocabile.
Ad incastrare il "dottor" Benatti ci sono anche le centinaia di foto che sono state trovate nel suo archivio. L’abuso sessuale di ogni paziente era infatti fotografato e le immagini accuratamente conservate. «Quell’archivio è una sorta di confessione», ha commentato il pubblico ministero Loredana Giglio.
Benatti ha a suo carico una sfilza di accuse che vanno dalla violenza sessuale aggravata dall’uso di farmaci e dalla riduzione della capacità d’intendere e di volere delle vittime, alla truffa per esercizio abusivo della professione medica. Il professionista è anche sotto inchiesta per evasione fiscale, in quanto pare che spesso e volentieri non rilasciasse nessuno tipo di ricevuta per le sue prestazioni specialistiche, per le quali arrivava a farsi pagare anche più di 200 euro.
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