Il governo delle Bermuda ci riprova. Per la terza volta. Negli ultimi tre anni, il governo vuole ritentare l’abrogazione della legge sul matrimonio egualitario, nonostante il Regno Unito lo abbia legalizzato nel 2014 (Bermuda è un’isola ancora sotto il dominio britannico).
Con questo ultimo tentativo, il governo guidato dal Partito Laburista Progressista intende vietare una legge in vigore dal 2017, ben 3 anni dopo la legalizzazione da parte di Londra. L’anno dopo, nel 2018, il governo è riuscito ad abrogare la legge, trasformando il matrimonio tra persone dello stesso sesso in unioni civili. E’ stato il primo paese al mondo a farlo.
L’intervento della Corte Suprema delle Bermuda
Tuttavia, il governo non ha pensato all’incostituzionalità di questa legge. Ci ha pensato infatti la Corte Suprema, che ha dichiarato illegittime le unioni civili, ripristinando quindi il matrimonio egualitario. Era il novembre del 2018.
E ora, a quasi due anni di distanza, il governo delle Bermuda vuole ritentare. La questione infatti andrà davanti alla Regina Elisabetta II, in occasione del Consiglio Privato di Sua Maestà. L’evento è fissato a Londra il 7 dicembre 2020.
Presente all’incontro ci sarà anche il Privy Council, un consiglio che vede al suo interno alcuni parlamentari dell’esecutivo. Il governo delle Bermuda esporrà la sua tesi, poi il consiglio darà la sua risposta, prevista per i primi mesi del 2021. La sentenza del Privy Council sarà insindacabile e non è previsto alcun ricorso. Quindi, per le Bermuda questo sarà l’ultimo tentativo. Se il consiglio deciderà che il matrimonio egualitario deve essere garantito anche nell’isola, così dovrà essere e nessuna legge potrà impedirlo.
Sembra anche scontato che la sentenza sarà a favore del matrimonio per le persone dello stesso sesso, così come appunto prevista da ormai sei anni in Regno Unito.
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