Per una settimana, Blued ha sospeso le iscrizioni. Una decisione drastica, ma necessaria. L’applicazione d’incontri gay ha dovuto bloccare le iscrizioni di nuovi utenti per permettere un’indagine interna, che individuerà ed eliminerà tutti i profili di membri minorenni. Blued difatti è riservata ad utenti maggiorenni, ma non è presente un controllo che permetta di verificare l’età di chi si iscrive. Quindi, chiunque potrebbe creare un profilo, nonostante non abbia ancora i 18 anni previsti dalla legge.
Ma il punto importante non è tanto la presenza di minorenni, fatto comunque gravissimo per un app di incontri. Il problema maggiore è quanto pubblicato dalla rivista finanziaria cinese Caixin, la quale ha riportato lo studio condotto dal sessuologo Zhang Beichuan. Intervistando gli utenti dell’applicazione, il dottor Beichuan ha redatto un rapporto riguardante il tasso di utenti sieropositivi in base alla loro età. Il sessuologo ha rilevato che all’interno di Blued gran parte degli utenti affetti dal virus dell’HIV non ha ancora compiuto 18 anni, e sono di conseguenza minorenni. Il virus è stato contratto a seguito di un rapporto sessuale non protetto, organizzato tramite la app.
Il sistema di controllo Blued non controlla l’età degli utenti
A far polemica è appunto il sistema di controllo dell’identità degli utenti, compresa appunto l’età. La app, per legge e regolamento interno, è dedicata solo a utenti maggiorenni, e iscrivendosi si accettano le norme, come accade anche in Italia. Eludendo però questo sistema, Blued non ha potuto controllare la presenza di minorenni. Per questo motivo ha deciso di avviare un controllo approfondito, controllando gli utenti, le foto e i testi che coinvolgono gli iscritti che ancora non hanno compiuto il 18esimo anno di età.
Le prossime campagne della app, ha fatto sapere il creatore tramite il profilo ufficiale su Weibo, saranno finalizzate alla prevenzione dell’AIDS e a tutte le malattie sessualmente trasmissibili, utilizzando anche l’intelligenza artificiale per eliminare eventuali immagini pornografiche. Un controllo e una prevenzione a 360 gradi, insomma, per evitare nuovi scandali per una delle applicazioni più importanti al mondo, che conta oggi 40 milioni di utenti iscritti, in particolare cinesi.
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