Incredibile e penosa giustificazione del Ministro degli Esteri del Brunei:” le lapidazioni saranno rare, lo scopo è la prevenzione”

Il Brunei cerca di rimediare alla campagna di boicottaggio mondiale per la sua legge contro l'omosessualità. Ma peggiora le cose.

brunei
2 min. di lettura

Le critiche nei confronti del nuovo codice penale del Brunei, con leggi e punizioni ispirate alla sharia, non accennano a placarsi. Campagne di boicottaggio a Roma e Milano davanti agli alberghi appartenenti al sultano Bolkiah, oltre alla denuncia dell’Onu per delle condanne definite crudeli e inumane.

Di fronte a questa mobilitazione internazionale, il Brunei ha cercato di sminuire la gravità delle nuove leggi. Ma probabilmente ha ulteriormente peggiorato la sua posizione sulla questione davanti all’opinione pubblica internazionale (e sicuramente nei confronti della comunità LGBTQ+) E lo ha fatto attraverso il ministro degli Esteri, Erywan Yusof. 

Il ministro ha candidamente inviato una risposta all’Onu, in cui spiega cosa prevede la sharia nei casi messi in discussione (furto e omosessualità): le condanne saranno molto rare -come se questo attenuasse la gravità della questione.- esordisce il minitro. “infatti la lapidazione prevista per gli omosessuali e il taglio di una mano o di un piede per i furti saranno due punizioni che per essere approvate richiederanno numerose e particolari prove a carico del reato commesso. E che per questo motivo sarà molto difficile che vengano applicate.”

Ma il peggio deve ancora venire.

Il Brunei punterebbe alla prevenzione

Il ministro Yusof ha avuto l’ardire di cercare di derubricare la questione dicendo che “il Brunei non vuole punire, ma semplicemente puntare alla prevenzione” un vergognoso, retrogrado e -se non fosse così grave- quasi comico tentativo di alleggerire la situazione.

Avrebbe spiegato -come riporta la BBC- che l‘omosessualità in quanto orientamento sessuale non sarà punita. A essere considerato reato saranno la sodomia e l’adulterio, e questo per il nobile fine di “salvaguardare la famiglia e la sua santità, così come la discendenza e il valore del matrimonio”.

E in un crescendo surreale, sempre secondo quantoi riportato dalla BBC, il ministro ha spiegato che per procedere alla lapidazione o all’amputazione di un arto, occorre invece la testimonianza di almeno due uomini di alto livello morale e pietà religiosa: trovare due uomini con queste caratteristiche è molto difficile. Quindi secondo il ministro del Brunei possiamo smetterla di boicottarli e di indignarci: la lapidazione è improbabile. Robe da matti.

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Franzc Dereck 16.4.19 - 11:59

Mi auguro che l'indignazione ed il conseguente boicottaggio non si spengano tanto presto. Purtroppo vediamo che la' dove i fanatici , non solo della religione islamica ( nota politically correct ! ) , prendono il potere civile , le conseguenze sono disastrose per tutte le conquiste sociali ottenute dopo l ' illuminismo. E forse è la mancanza della ragione evidenziata da tale filosofia che crea simili mostri.

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