Il boicottaggio ai suoi hotel, l’indignazione globale e il rischio di incorrere in altre ripercussioni puramente economiche, hanno portato il Sultano del Brunei a fare un passo indietro a dir poco clamoroso e ben accolto.
L’indegno nuovo codice penale fondato sulla Sharia, che prevedeva la lapidazione per gli omosessuali, è stato infatti ‘sospeso’. Ad annunciarlo lo stesso Hassanal Bolkiah, 72enne primo ministro del paese sud-est asiatico.
Sono consapevole che ci sono molte domande e percezioni errate riguardo all’attuazione dell’SPCO. Tuttavia, crediamo che una volta che queste saranno stati chiarite, il merito della legge sarà evidente. Sia la legge comune che la legge della Syariah mirano a garantire la pace e l’armonia del Paese. Sono anche fondamentali per proteggere la moralità e la decenza del Paese, nonché la privacy delle persone.
L’Independent riferisce che il Brunei avrebbe firmato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti. La ‘sospensione’, perché di questo si tratta, sarà immediata, ma è chiaro che Hassanal Bolkiah potrebbe far rientrare dalla finestra quella lapidazione fatta uscire dalla porta. Sarà quindi fondamentale continuare a monitorare la situazione dei diritti LGBT in Brunei. Prolungando, perché no, il boicottaggio nei confronti di tutti gli hotel occidentali appartenenti al Sultano sposato da star come George Clooney, Elton John ed Ellen DeGeneres.
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Ma ancora non va bene che sia sospesa la lapidazione per i gay ( o per qualsiasi altro essere umano e per qualsiasi crimine), non basta : la sospensione dell'esecuzione considera ancora i gay come il diavolo ; la legge religiosa islamica è il male assoluto e il boycott di questi maiali fanatici non si deve fermare.