Non è né maschio né femmina: è del Canada il primo bambino al mondo che alla nascita non ha avuto alcun riconoscimento di genere, come espressamente richiesto dal genitore, persona transessuale che non si riconosce nel binarismo di genere.
Si chiama Searyl Atli il piccolo, nato lo scorso novembre. Sul suo libretto sanitario c’è la dicitura “U”: il terzo genere negli Stati Uniti. È l’unica concessione accordata dal locale ufficio dell’anagrafe, che si rifiuta al momento di rilasciare un certificato senza genere.
Per evitare l’immediato riconoscimento Kori Doty, il genitore, ha deciso di partorire a casa di un amico. Queste le sue parole: “Mio figlio deciderà da solo in futuro il proprio sesso. Non lo stabilirò io. Spetta al piccolo decidere come identificarsi e non ho intenzione di precludere la sua scelta sulla base di un controllo dei genitali, così come hanno fatto i dottori con me ai miei tempi”.
Barbara Findlay, avvocato che assiste Doty, ha ricordato che altre regioni del Canada (come Ontario e Alberta) stanno cercando delle soluzioni per introdurre la terza opzione oltre al maschile e al femminile. In British Columbia, la più occidentale delle province canadesi, questo non è ancora possibile e solo la caparbietà di Kori Doty, che ha portato il caso davanti al Tribunale dei Diritti Umani locale, ha condotto a qualche risultato.
(Nota: specifichiamo che la lingua italiana non prevede il neutro. La scelta dei pronomi, dunque, non è da considerare un’imposizione di genere: in inglese, invece, è possibile utilizzare il pronome “they” per tutti coloro che non si riconoscono nel binarismo di genere).
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Ma che senso ha non riconoscersi nel binarismo di genere? Da che mondo è mondo si nasce con un sesso prestabilito, maschio o femmina, non ha senso "decidere"...a meno che non ti venga diagnosticato il disturbo dell'identità di genere. Chi non si identifica in nessuno dei due sessi dovrebbe farsi vedere da uno molto bravo, invece di proiettare la sua follia su un bambino.