Avevamo già parlato di Justin Trudeau, il Primo Ministro canadese che ha fatto tantissimo parlare di sé per la sua età (è il secondo più giovane di sempre), per la sua apertura estrema verso il riconoscimento dei diritti LGBTI e, last but not least, per la sua bellezza. Dalle sue partecipazioni ai Gay Pride di Toronto ai baci per campagna pro LGBTI, dalla lettera spedita ad un uomo vittima di omofobia alle foto col primo ministro gay e la sua famiglia, l’operato di Trudeau è volto a cambiare radicalmente il livello di inclusività nel Paese.
Ieri, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, il Primo Ministro ha twittato che è stata realizzata una legge per “proteggere i Canadesi dalla discriminazione basata sull’identità di genere o sull’espressione di genere”, lanciando l’hashtag #FreeToBeMe.
Today, we’ve tabled a bill to protect Canadians from being discriminated against based on gender identity or gender expression. #FreeToBeMe
— Justin Trudeau (@JustinTrudeau) May 17, 2016
È un passo importantissimo e un gesto davvero forte: ad occuparsi della legge sarà il Ministro della Giustizia Jody Wilson-Raybould. In un momento storico come quello che stanno affrontando i vicini Stati Uniti, con la Bathroom Law e le leggi discriminatorie dei governi repubblicani del sud, il Canada si distingue col merito in fatto di diritti: “Questo è un messaggio per tutti i Canadesi: viviamo in un’epoca nella quale la discriminazione, in ogni forma, è totalmente inaccettabile“, afferma Wilson-Raybould. Ora tutto sta al Parlamento: bisogna approvare subito la legge e il governo si sta muovendo in questo senso. Una legge simile era stata proposta anche negli anni scorsi (l’ultima volta proprio nel 2015) ma non era stata mai approvata: con l’arrivo di Trudeau è diventata una priorità del governo.
È stata lanciata una vera e propria campagna mediatica di sensibilizzazione: a questo link potrete accedere a una pagina dedicata sul sito del Ministero della Giustizia canadese, con informazioni, dibattiti e link vari. Anche su Twitter la pagina del Ministero è totalmente dedicata al tema:
The rights of all Canadians matter, regardless of #GenderIdentity. Find out more #FreeToBeMe https://t.co/WDIhAia9h8 pic.twitter.com/cStOdU86Ok
— Justice Canada (@JusticeCanadaEN) May 17, 2016
L’annuncio è stato dato simbolicamente proprio ieri alla House of Commons, alla presenza di moltissimi avvocati attivisti nel campo dei diritti LGBTI. Era presente anche Charlie Lowthian-Rickert, una piccola e dolcissima bambina transgender di 10 anni, già pasionaria dei diritti. “Per me questo è estremamente importante perché mi proteggerà nel futuro. E quando la legge passerà, se mai avrò bambini, anche loro verranno protetti!”.
Riusciremo in Italia a raggiungere questo traguardo?
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